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Schema di decreto legislativo recante disciplina della dirigenza della Repubblica: un sommario
Atto del governo n. 328: uno “specchietto” sintetico che riassume i punti-cardine del decreto che riforma la dirigenza pubblica

Il Servizio studi del Senato ha pubblicato la nota breve n. 130 (settembre 2016) recante un sintetico sommario concernente il decreto che riforma la dirigenza della Pubblica Amministrazione. Lo schema di decreto legislativo – adottato in attuazione della delega legislativa di cui all’articolo 11 della legge 124/2015 – dispone, in primo luogo l’articolazione del “sistema della dirigenza pubblica” nei tre ruoli della dirigenza statale, regionale e locale, ai quali si accede tramite procedure di reclutamento e requisiti omogenei, cui si affianca il ruolo della dirigenza delle autorità indipendenti.

Il decreto è stato approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 25 agosto: nel frattempo l’iter legislativo si appresta a proseguire (dal parere del Consiglio di Stato a quello delle Commissioni parlamentari competenti). Da concludersi entro la fine di novembre.

Il decreto sulla dirigenza è stato oggetto di diverse critiche da parte degli esperti in materia. Rimandiamo all’approfondimento di dottrina di Luigi Oliveri (Dirigenti pubblici a chiamata: una precarizzazione che col “merito” ha pochissimo a che vedere) e all’approfondimento di Amedeo Scarsella (La riforma della dirigenza pubblica “municipalizza” gli attuali segretari comunali. Le criticità di una riforma che rischia di riportare indietro gli enti locali).


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