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Terremoto Centro Italia: deliberato in Cdm lo stato di emergenza e stanziati i primi 50 milioni di euro
I fondi stanziati sono destinati agli interventi di immediata necessità che verranno coordinati dalla Protezione civile

Sempre nel Consiglio dei ministri tenutosi ieri sera (in apertura di seduta), il premier Renzi ha manifestato dolore per le vittime del terremoto che il 24 agosto ha sconvolto molte aree dell’Italia centrale nelle Regioni Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria, esprimendo profonda solidarietà alle famiglie così duramente colpite nei loro affetti e formulato sentito apprezzamento per il lavoro di tutte le realtà impegnate nelle complesse operazioni di soccorso: la Protezione civile nazionale, i Vigili del fuoco, le forze armate, le forze dell’ordine e i Volontari che stanno collaborando. 

Il Cdm ha poi deliberato lo stato d’emergenza per i territori colpiti e stanziato i primi 50 milioni di euro che sono destinati agli interventi di immediata necessità che verranno coordinati dalla Protezione civile. Il Presidente del Consiglio ha poi annunciato che, in concomitanza con i funerali delle vittime, sarà proclamato il lutto nazionale.
È stata inoltre effettuata richiesta al Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan di adottare il decreto di differimento dei tributi per i soggetti residenti nei Comuni nei quali il terremoto ha provocato danni strutturali di gravità tale da impedire l’assolvimento degli obblighi fiscali da parte dei cittadini. 

Ecco i Comuni per cui è stata effettuata la richiesta: Arquata del Tronto (AP), Acquasanta Terme (AP), Montegallo (AP), Montefortino (FM), Montemonaco (AP), Montereale (AQ), Capitignano (AQ), Campotosto (AQ), Valle Castellana (TE), Rocca Santa Maria (TE), Accumoli (RI), Amatrice (RI), Preci (PG), Norcia (PG), Cascia (PG), Monteleone di Spoleto (PG). È stato inoltre pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’integrazione al D.P.C.M. emesso il giorno prima, recante “recante: “Dichiarazione dell’eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari a causa degli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Rieti, Ascoli Piceno, Perugia e L’Aquila il giorno 24 agosto 2016, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, del decreto-legge 4 novembre 2002, n. 245, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2002, n. 286.”, di cui al repertorio n. 2600 del 24 agosto 2016.

Nel frattempo questa mattina alle 11.30 il presidente dell’ANCI Piero Fassino presiederà una prima riunione organizzata da ANCI Marche, comune di Ascoli e dalla Protezione Civile presso la sede del Comune di Ascoli Piceno, per fare il punto della situazione nei territori colpiti dal sisma.
Si tratta di un primo incontro ristretto tra ANCI e Protezione civile, per fare il punto sulle iniziative dell’Associazione e dei Comuni, attivatisi già a poche ore dal sisma per garantire assistenza immediata alla popolazione; l’incontro però è finalizzato anche a rendere operativi i piani per la ricostruzione: alla luce delle esperienze positive di collaborazione tra ANCI e Protezione civile in occasione di simili eventi catastrofici, non da ultimo il terremoto de L’Aquila, la macchina operativa e amministrativa verrà rimessa prontamente in moto anche per i Comuni dell’Italia centrale vittime del terremoto di ieri, a partire dal reclutamento di tecnici comunali, amministrativi e operatori di polizia municipale ‘offerti’ dai Comuni per contribuire alle operazioni di ricostruzione.

Parallelamente, presso la provincia di Rieti si terrà una analoga riunione per fare il punto della situazione dei Comuni del rietino colpiti dal sisma, alla quale parteciperanno oltre al presidente della Provincia di Rieti Giuseppe Rinaldi, anche l’assessore della regione Lazio Fabio Refrigeri, i sindaci dei Comuni della Provincia e l’ANCI Lazio.
ANCI registra infine un moto straordinario di solidarietà proveniente da tutti i Comuni del Paese e ribadisce l’opportunità di destinare i contributi ai conti correnti predisposti (IBAN: IT27A 06230 03202 000056748129, causale “Emergenza terremoto Centro Italia”).

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Fonte immagine: lastampa.it


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