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Nuovo funzionamento dello SPRAR: le modalità di accesso per gli enti locali
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del d.m. 10 agosto 2016 (avvenuta tre giorni fa) segna un importante passo in avanti in materia di accoglienza: dalla stabilizzazione dei progetti SPRAR già attivi allo snellimento delle procedure di accesso alla rete per gli enti locali che intendano farvi ingresso. Il vademecum targato ANCI

Il decreto Ministero dell’interno 10 agosto 2016 (pubblicato in G. U. lo scorso 27 agosto 2016) ha per oggetto modalità e procedure per il nuovo funzionamento dello SPRAR, facendo riferimento ai contenuti dell’Intesa tra Governo, Regioni ed Enti locali del 10 luglio 2014: l’obiettivo è quello di attuare un sistema unico di accoglienza dei richiedenti e titolari di protezione internazionale attraverso l’ampliamento della rete SPRAR.
Il provvedimento fresco di pubblicazione favorisce la stabilizzazione dei progetti SPRAR già attivi oltre a contribuire allo snellimento delle procedure di accesso alla rete per nuovi enti locali che intendano farvi ingresso, consentendo di superare l’attuale rigidità imposta dalla periodicità di pubblicazione dei bandi di adesione e optando per una gestione “a liste sempre aperte”, in maniera tale da accogliere le domande degli enti locali senza più vincoli temporali ma solo in base alla disponibilità delle risorse. Ciò al fine di stimolare una costante progettualità coinvolgendo tutti i soggetti qualificati attivi nel settore attraverso il coordinamento dei Comuni.

Il decreto racchiude al suo interno diversi elementi di interesse, introducendo:
– una procedura per la presentazione delle domande di prosecuzione riferita a tutti gli enti locali che hanno in corso una progettualità in fase di conclusione: il suddetto ente può presentare una domanda di prosecuzione per ciascuna tipologia di servizi di cui è titolare. La prosecuzione ha durata triennale e al termine di ogni triennio potrà essere nuovamente riformulata domanda di prosecuzione.
– una procedura per la presentazione delle domande di accesso al Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo riferita a tutti gli enti locali che presentano una nuova progettualità triennale. Le domande di nuovo ingresso possono essere presentate con continuità e valutate con decorrenza di due volte l’anno. Gli enti ammessi in graduatoria, ma non finanziabili per insufficienza di risorse, avranno accesso al fondo prioritariamente rispetto alla graduatoria del semestre successivo.

Sono in questo senso previste due decorrenze annuali di conferma sia per le graduatorie dei nuovi progetti che per la prosecuzione dei servizi già attivi. Il finanziamento del Ministero dell’Interno giunge a coprire fino al 95% del costo del progetto. ANCI e il Servizio centrale dello SPRAR hanno predisposto un articolato piano di comunicazione e una serie di attività di assistenza a favore dei Comuni.
L’ANCI, in collaborazione con il Ministero dell’interno, ha approntato un agile e comodo vademecum che raccoglie le principali informazioni e novità introdotte dal decreto e un video animato che ne presenta i tratti essenziali, che pubblichiamo.
Per completare il “bouquet” di ausilio agli enti locali, saranno attivi, a partire da dopodomani 1 settembre, un numero verde dedicato (800.135.607) e l’indirizzo di posta elettronica dlci.assistenza.fnasilo@interno.it a cui scrivere per assistenza. Sarà possibile presentare la domanda solo attraverso la piattaforma dedicata: https://fnasilo.dlci.interno.it (a partire dalla prima settimana di ottobre) previa registrazione da parte degli Enti locali (a partire dal 1° settembre).

>> Scarica il vademecum operativo redatto dall’ANCI.


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