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Riforma Dirigenza, un “pasticcio” che non premia i migliori e aumenta la dipendenza dalla politica
Il comunicato dell’Associazione AllieviSNA relativo al decreto che riforma la disciplina della dirigenza nella Pubblica Amministrazione

“Se l’obiettivo era avere una Pubblica Amministrazione più agile, efficiente e capace, il risultato del Decreto sembra andare nella direzione opposta“. Queste le parole che aprono il comunicato emesso dall’Associazione AllieviSNA: un comunicato che non risparmia le critiche nei confronti del decreto di riforma della dirigenza pubblica approvato in via preliminare dal Governo la scorsa settimana: ne pubblichiamo uno stralcio.

Dirigenti sempre più in balia della politica, perché le valutazioni non assicurano il posto e non sono l’unico criterio di scelta (non basta essere bravi), commissioni di valutazione a esclusiva nomina governativa, con tanti saluti all’imparzialità della pubblica amministrazione (art. 97 Costituzione), nuove criptiche e fantasiose definizioni di responsabilità e mancato raggiungimento degli obiettivi, che prescindono da ogni oggettività e misurabilità, una Scuola Nazionale dell’Amministrazione che rischia di vedere fortemente svilire il proprio ruolo a beneficio di soggetti esterni”: così prosegue il testo del comunicato.

L’Associazione AllieviSNA attende ora un confronto con il Governo al fine di valutare le criticità presenti nel decreto.

>> Consulta qui la versione integrale del comunicato scaricabile.


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