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Interventi esclusi dall'Â’autorizzazione paesaggistica: il parere del Consiglio di Stato
Il parere sullo schema di decreto proposto dal Mibact riguardante lÂ’individuazione degli interventi che sono esclusi dallÂ’autorizzazione paesaggistica o sono sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata

Il Consiglio di Stato ha espresso il parere (Sezione Consultiva per gli Atti Normativi, 1 settembre 2016, n. 1824) sul decreto in materia di interventi paesaggistici, esprimendo avviso favorevole, con alcune osservazioni e proposte di correttivi, sullo schema di decreto proposto dal Ministero per i beni culturali riguardante l’individuazione degli interventi che sono esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sono sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata. 

Il decreto si pone l’obiettivo di snellire il peso burocratico sulle iniziative dei privati, cittadini e imprese, e di restituire efficienza ed efficacia all’azione amministrativa in un ambito, quale quello della tutela paesaggistica, particolarmente delicato per la rilevanza costituzionale degli interessi pubblici coinvolti. 

Il Consiglio di Stato, tra le osservazioni formulate, ha precisato che qualora occorrano sia un’autorizzazione paesaggistica che un permesso di costruzione e c’è disaccordo tra le amministrazioni rispettivamente competenti, è convocata una conferenza di servizi; e che in ogni caso è fatta salva, ove occorrente, la distinta autorizzazione da rilasciare a tutela dei beni di interesse storico, artistico o archeologico. Infine il Consiglio di Stato ha osservato che anche per gli interventi “liberalizzati”, le disposizioni del decreto hanno immediata applicazione per le Regioni a statuto ordinario, laddove le regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano hanno l’obbligo di darvi attuazione con proprie disposizioni, secondo i principi statutari.


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