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Anticipo pensionistico (Ape) per i dipendenti PA: Governo al lavoro
L’ipotesi è quella della composizione di un pacchetto specifico per coloro che sono impiegati presso la Pubblica Amministrazione: anche a questi ultimi si cercherà di garantire l’Ape

Pensioni per i dipendenti statali, comincia la fase decisiva per comprendere come cambierà la disciplina in materia: prosegue ed entra nel vivo infatti il confronto tra Governo e sindacati con l’obiettivo di individuare una soluzione il più possibile condivisa.

La deadline per le decisioni ufficiali è ovviamente collocata nell’ambito della prossima manovra di bilancio autunnale. Il Governo Renzi prenderà le decisioni conclusive, ma precedute da un ampio numero di tavoli tecnici informali anzitutto per accorciare ulteriormente le distanze sui punti su cui Governo e Cgil, Cisl e Uil sono già più vicini. La materia è ampia e connessa ovviamente anche al lavoro privato (ampliamento della no tax area dei pensionati, la riduzione dei costi delle ricongiunzioni e le misure specifiche per “precoci” e lavori usuranti). Tuttavia un nodo importante è rappresentato dal progetto di Ape, (l’Anticipo pensionistico) confezionato dalla cabina di regia economica di Palazzo Chigi, e dalla sua potenziale estensione anche al Pubblico Impiego.
L’ipotesi è quella della composizione di un pacchetto specifico per coloro che sono impiegati presso la Pubblica Amministrazione: anche a questi ultimi si cercherà di garantire l’Ape, tenendo conto delle leggere differenze che attualmente permangono in parte sulle “uscite” e in toto sulle liquidazioni, accantonate figurativamente nel pubblico impiego sotto forma di Tfs. 

Ricordiamo che l’istituto dell’Anticipo pensionistico si configura come “una possibilità che avranno tutti i cittadini che hanno i requisiti per poter chiedere l’anticipo” spiegava il ministro del lavoro Giuliano Poletti nelle scorse settimane, confermando l’idea di elaborare sgravi fiscali per ridurre la rata di competenza del lavoratore che chiederà l’anticipo dell’assegno rispetto all’età per la pensione di vecchiaia. L’Anticipo pensionistico consente agliover 63 di andare in pensione prima prevedendo un taglio tra l’1 e il 3% per ogni anno di anticipo, in connessione con un prestito che sarà garantito dalle banche con un’assicurazione sui rischi collegati al processo di restituzione.


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