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Vigili in borghese sulle moto multeranno chi passa con il rosso

Fonte: Repubblica, Roma

Semafori rossi “sorvegliati speciali”. A partire dalla prossima settimana i “falchi”, le moto civetta della municipale, vigileranno sul rispetto della segnaletica stradale. E lo faranno con lo stesso stratagemma col quale, qualche settimana fa, hanno “incastrato” automobilisti al volante col cellulare o senza cintura di sicurezza. Ovvero: diverse pattuglie di motociclisti gireranno in borghese dalla Pontina all’Aurelia e dal centro della città alle periferie. Impossibile riconoscerli o sospettare che si tratti di una coppia di vigili urbani al lavoro. Camuffati da civili, un uomo e una donna, seguiranno automobilisti indisciplinati senza destare alcun sospetto. E quando qualcuno di loro passerà col rosso, verrà immediatamente contestata l’infrazione. Come? A pochi metri dalla pattuglia in borghese viaggerà una macchina della municipale che sarà pronta a intervenire su segnalazione dei colleghi. In questo modo l’automobilista, colto sul fatto, non potrà contestare la multa. A mettere a punto la strategia di intervento è stato il comandante del Gruppo Pronto Intervento, Carlo Buttarelli. Il piano sembra davvero funzionare, a vari livelli. Tanto per dirne uno: sono diminuiti i ricorsi al giudice di pace. Chi viene infatti sorpreso sul momento rinuncia a presentare documentazione che attesti il contrario, scarse sarebbero le sue possibilità di vincere. Sul piano operativo, come dimostrano i numeri dell’operazione “sicurezza stradale” condotta per due settimane per contrastare la guida col cellulare e senza cintura, i numeri parlano chiaro. Circa 600 sono stati i conducenti colti in fallo, con sanzioni pecuniarie per oltre 70.000 euro, e 3.000 i punti decurtati dalle patenti di guida dei trasgressori. Secondo il comandante Carlo Buttarelli «tali innovativi controlli, finalizzati ad assicurare una maggiore sicurezza stradale, producono ottimi risultati in quanto si basano sull’effetto sorpresa, andando a colpire quegli automobilisti indisciplinati che, ignari di essere seguiti ed osservati, commettono infrazioni». Proprio al-l’inizio di settembre quando, inconsapevoli di essere seguiti continuavano a guidare senza indossare la cintura di sicurezza o facendo uso di cellulare senza viva voce o senza auricolare. «Tutto fino a quando si vedono affiancare da una comune moto con due persone a bordo – ha proseguito il comandante del Gruppo pronto intervento – che all’improvviso, ancorché con le dovute cautele, tirano fuori la paletta e intimano l’alt, mentre un’auto di servizio in supporto con agenti in divisa, già prontamente avvisati via radio dai motociclisti in abiti civili, si accosta al veicolo fermato per rassicurare appunto che si tratta di pattuglie e uomini della polizia municipale».


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