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Torna il pedaggio sui raccordi Anas
Trasporti - Norma nel decreto Tirrenia

Fonte: Il Sole 24 Ore

ROMA – Tornano i pedaggi per i raccordi (compreso quello di Roma) e tratte autostradali in gestione diretta dell’Anas. Con una norma inserita al Senato e ratificata ieri dalla Camera con il via libera definitivo al cosiddetto decreto legge “Tirrenia”, il governo ha fissato al 30 aprile 2011 il termine entro cui procedere all’applicazione dei pedaggi autostradali in relazione ai costi di investimento, manutenzione straordinaria oltre a quelli relativi alla gestione dell’Anas. Contro il nuovo balzello, che graverà su oltre 1.300 chilometri di autostrade e tratte simili – inizialmente previsto dalla manovra estiva e poi sospeso dal Tar del Lazio – la regione Toscana è ricorsa alla Consulta: l’aumento delle tariffe dei pedaggi attualmente previste «comporta conseguenze anche di notevole impatto sul territorio circostante» e così il legislatore ha violato le competenze regionali fissate dalla Costituzione (articolo 117), che definisce le potestà legislative di Stato e regioni. Il decreto, inoltre, copre anche gli effetti finanziari negativi prodotti dalle sospensive del Tar (83 milioni nel 2010) che saranno garantiti da un nuovo taglio lineare sulle voci di spesa dei ministeri. A perdere ulteriori risorse rispetto a quanto già avvenuto con la manovra estiva saranno, in particolare, università, istruzione e la sicurezza. Comunque sia il governo, prima di procedere all’introduzione del nuovo prelievo, accogliendo un ordine del giorno del Pdl, si è impegnato a intervenire a favore dei pendolari, escludendo dal pedaggiamento determinati tratti di raccordi autostradali o prevedendo forme di esenzioni. Il decreto d’urgenza, varato dal governo il 5 agosto scorso per completare la procedura di privatizzazione della Tirrenia, si è trasformato con l’esame delle Camere in un decreto «omnibus», imbarcando norme di finanza pubblica, fiscali, sull’editoria e sulle regioni in dissesto finanziario (si veda il servizio a pagina 16) e sulla ricostruzione in Abruzzo. Sulla privatizzazione della Tirrenia, tra le modifiche apportate dal Parlamento viene previsto che per fare fronte alle criticità del settore del trasporto marittimo, le regioni possono attingere ai fondi Fas. Inoltre slitta fino alla conclusione della procedura di dismissione, la validità delle convenzioni con le società di navigazione del gruppo Tirrenia, in scadenza al 30 settembre 2010. Viene inoltre confermata l’abolizione delle fideiussioni per le rateizzazioni fino a 50mila euro in caso di accertamento con adesione. mentre per i superispettori del Secit “licenziati” con la manovra del 2008 viene ora chiarito che l’incarico di esperto del servizio non ha nessun effetto giuridico ed economico a partire dall’entrata in vigore del Dl (25 giugno 2008). Procedure semplificate per privati e condomini per ottenere l’appalto di lavori per la ricostruzione degli immobili adibiti ad abitazione principale e non, nonché di quelli condominiali danneggiati, distrutti o dichiarati inagibili dopo il terremoto dell’Aquila. Le somme stanziate sono concesse a titolo di indennizzo e in questo modo i contratti stipulati dai beneficiari per l’esecuzione dei lavori sono esclusi dalle regole fissate dal codice dei contratti pubblici.


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