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La disciplina debutta nel contratto dei segretari
Personale - La firma del testo è prevista per mercoledì

Fonte: Il Sole 24 Ore

Il codice disciplinare debutta nel contratto dei segretari comunali e provinciali. Lo prevede la bozza di intesa sul quadriennio normativo 2006/2009 e sul biennio economico 2006/07, che (con il ritardo storico dei rinnovi della categoria) potrebbe essere firmata dopodomani all’Aran. Per la prima volta il contratto dettaglia comportamenti e sanzioni, in una gradualità articolata in cinque scalini. A determinare la gravità dell’illecito disciplinare, accanto al fatto in sé, saranno fattori come l’intenzionalità del comportamento, il grado di negligenza dimostrato dall’interessato e l’entità del danno provocato a cose o persone. Il comportamento complessivo del segretario potrà poi intervenire determinando circostanze attenuanti o aggravanti, insieme al concorso di più persone. Nel primo scalino si incontrano le sanzioni economiche, che possono andare da 200 a 500 euro e si applicano per esempio il segretario viola l’obbligo di astenersi dall’accettare compensi extra per lo svolgimento delle proprie funzioni. Man mano che le violazioni si fanno più pesanti, la sanzione cresce fino alla sospensione temporanea da servizio e stipendio da tre giorni a sei mesi (per esempio per la falsa testimonianza nei procedimenti disciplinari) e al licenziamento con o senza preavviso. Le cause principali per la chiusura del rapporto senza preavviso saranno quelle introdotte all’articolo 55-quater del testo unico del pubblico impiego dalla riforma Brunetta, e riguardano i casi di assenteismo senza giustificazione. Stessa sanzione per chi incappa in gravi illeciti che abbiano rilevanza penale, o in una condanna per gravi delitti commessi in servizio. Il nuovo testo non si occupa dei titolari e delle modalità del procedimento disciplinare, sulla base del fatto che la materia è regolata dal Dpr 465/1997, il “testo unico” sull’ordinamento dei segretari. Fino a ieri la competenza disciplinare era in capo alle agenzie regionali per le sanzioni conservative, e a quella nazionale per quelle espulsive. Il sistema delle agenzie è stato però cancellato dalla manovra correttiva, che ha attribuito a Viminale e prefetti dei capoluoghi di regione le competenze prima svolte dall’agenzia nazionale e da quelle regionali. Il sistema così delineato dovrebbe applicarsi anche alla competenza disciplinare, visti i principi generali di successione delle norme. In questa chiave, però, il quadro definitivo dipende dalle decisioni che saranno prese sulle modalità per sostituire il vecchio sistema delle agenzie.


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