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La Provincia gela i dipendenti "Dateci indietro 80mila euro"

Fonte: Repubblica, Bologna

Palazzo Malvezzi batte cassa con i propri dipendenti. La Provincia di Bologna ha infatti chiesto di riavere 80 mila euro di indennità di disagio corrisposti per errore a 104 dipendenti tra il 2004 e lo scorso anno. I «beneficiari» di questo disguido contabile, alcuni dei quali non lavorano più in Provincia, sono dipendenti di categoria D, ha spiegato l’assessore al Personale, Emanuele Burgin, rispondendo a un’inter-rogazione di Futuro e Libertà. Le singole indennità annuali andavano da 324 a 660 euro. E per recuperare le somme è già in corso la procedura affidata al settore personale. All’origine di tutto ci sono i contratti integrativi decentrati, sottoscritti dalla Provincia e dai sindacati, nei quali si prevedeva il riconoscimento delle indennità anche ai dipendenti che secondo il contratto nazionale non ne avevano diritto. Ma la giunta Draghetti non è l’unica a esser caduta in errore. «In moltissime amministrazioni locali si era seguita questa strada» ha precisato l’assessore ricordando che lo scorso anno la Provincia ha modificato la norma escludendo i dipendenti di quella fascia. Un rimedio fuori tempo massimo visto che un’ispe-zione svolta nel 2009 dalla Ragioneria dello Stato ha evidenziato «l’anomalia» invitando la Provincia «al recupero delle somme indebitamente corrisposte». Per i dipendenti ancora in servizio a Palazzo Malvezzi questo recupero avverrà sotto forma di trattenute sullo stipendio, decurtazioni spalmate in diversi mesi per non gravare troppo sul reddito dei dipendenti. Un accorgimento che non basta ai finiani. Secondo il consigliere di Fli Giuseppe Sabbioni «si doveva capirlo subito» che l’erogazione delle indennità fosse un errore. La decisione tardiva è invece «un’evidente tegola che va a cadere sulla testa di un numero importante di dipendenti». Non un semplice «disguido», aggiunge Sabbioni, che invita la giunta a procedere in futuro con maggiore attenzione «per evitare questi pasticci». Ma la giornata per Burgin è stata condita anche da un’altra polemica, innescata dal Pdci che è tornato ad attaccare l’assessore minacciando di ritirare il proprio rappresentante (Marco Pondrelli) dalla giunta. Tutto nasce dal braccio di ferro con i sindacati sull’applicazione dei tagli imposti dalla «riforma Brunetta». Uno scontro che Burgin, a giudizio del consigliere del Pdci Giovanni Venturi, non sarebbe in grado di gestire.


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