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In Lombardia la rete in fibra vale 1,4 miliardi
Tlc - La delibera della Regione per la realizzazione dei network ultra-veloci - Gli effetti sull'indotto sono stimati in 40 miliardi per i prossimi dieci anni

MILANO – La Lombardia accelera sulla banda ultra larga con un’iniziativa che pochi giorni fa è stata oggetto di una delibera specifica (la IX/1335) e che oggi sarà ridiscussa in giunta dal presidente Roberto Formigoni. L’obiettivo è portare la connessione in fibra ottica (oltre 20 megabit) a famiglie e imprese «secondo il modello fiber to the home», si legge nel documento, in linea con i target dell’agenda digitale europea. «I benefici diretti dell’iniziativa sul Pil lombardo – spiega la delibera – sono stimati tra 1,44 e 1,70 miliardi di euro, mentre gli effetti sull’indotto potranno arrivare a 3,9 miliardi di euro l’anno per dieci anni». Investimenti, appunto. Ma quanto potrà valere il network? «Per garantire trasparenza ed equità nella promozione di questo asset strategico – continua il documento – la regione Lombardia intende assumere un ruolo da protagonista nella realizzazione dell’infrastruttura in fibra ottica passiva, del valore stimato in circa 1,2-1,4 miliardi di euro in un arco temporale di 5-7 anni, secondo un modello organizzativo finanziario di project-financing». E i comuni inclusi nella tabella di marcia sono 167 (escluso Milano, già cablato) per una popolazione di oltre 4 milioni di persone. Tra le ipotesi c’è anche il coinvolgimento di Telecom Italia, che potrebbe replicare l’accordo già sottoscritto con la Provincia di Trento all’inizio del mese (si veda Il Sole 24 Ore del 9 febbraio) e mettere a disposizione le sue, di infrastrutture passive, con la costituzione di una newco per la banda larga. E infatti, continua la delibera, è prevista proprio entro l’anno la nascita di «una newco con la Regione come unico promotore dell’iniziativa», oppure «in partnership con gli operatori di telecomunicazioni alternativi e/o con l’operatore dominante (Telecom Italia, ndr)». Il progetto, infine, prevede una prima realizzazione di due centrali nei comuni di Monza e Varese «per l’adozione sperimentale di nuovi applicativi digitali a favore di cittadini ed enti pubblici nei comuni di Monza, Varese e Cremona». E proprio a Cremona Aemcom, la società della ex municipalizzata ora confluita nella multiutility Linea Group Holding, metterà a disposizione la propria rete in fibra, tra le più evolute, per lo sviluppo di servizi e appplicazioni legati alla sanità. Intanto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, tornerà a parlare oggi in giunta di internet superveloce all’interno del “pacchetto” competitività che ha tra i suoi punti fondamentali le connessioni veloci e l’azzeramento del digital divide, con un programma da 150 milioni di euro. L’apertura e la costruzione delle nuove autostrade digitali dovrà poi prevedere il coinvolgimento concreto di tutti gli operatori, per una rete (possibilmente) aperta al contributo delle diverse aziende della filiera.


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