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Incroci digitali contro l'evasione
Il caso - Novara

Far correre online tutte le pratiche tributarie e le procedure di riscossione, ordinaria e coattiva, trasferire sul web il rilascio dei certificati, mappare le zone della città dove è più alto il rischio di incidenti stradali o di borseggi, incrociare i dati catastali e tributari di tutti gli immobili per verificare la fedeltà fiscale dei proprietari. Sono alcune delle realizzazioni del progetto «Ente digitale» avviato dal comune di Novara e presentato nei giorni scorsi. Il progetto, che funziona «a moduli» ed è quindi soggetto a continui sviluppi, si gioca su due interfacce. Quella «pubblica» permette al contribuente di conoscere la propria situazione su tutti i tributi locali, monitorare le scadenze per i versamenti e pagare online. Il versante riservato all’amministrazione affina invece le armi digitali contro l’evasione, e promette nuovi campi d’azione con l’avvio del federalismo municipale che amplia l’accesso dei comuni alle banche dati fiscali. Già oggi, per esempio, la mappa satellitare di tutta la città è censita e l’operatore può conoscere i proprietari di ogni particella catastale, oppure i dati anagrafici dei residenti a ogni numero civico, e incrociare il tutto con i dati fiscali; un meccanismo che potrebbe dare ottimi strumenti nella lotta alle case fantasma destinata da maggio a produrre le super-sanzioni introdotte dal federalismo fiscale. Il sistema dell’«ente digitale» (sviluppato da Servizi locali Spa) è l’evoluzione di due premesse: la «cartella unica del contribuente», introdotta nel 2007 per raccogliere in una sola comunicazione adempimenti e scadenze fiscali, e la gestione diretta di tutte le attività di riscossione, che ha potenziato il settore tributi evitando le incertezze normative legate all’entrata in vigore della riforma della riscossione.


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