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Il consorzio di comuni fa il record in Abruzzo
Già in regola - Il caso Chieti

Lo sportello unico per le attività produttive a Chieti scatta da subito per 12 comuni, e a regime servirà 28 centri. Il comune capoluogo – di una provincia già al top assoluto dell’allineamento ai nuovi standard, 88 sportelli attivi all’entrata in vigore delle nuove procedure – è infatti da tempo capofila dell’associazione dei municipi circostanti per la condivisione dei servizi di sportello ai cittadini. «Da questa mattina il Suap funzionerà regolarmente per i primi 12 comuni – racconta il sindaco e avvocato a Chieti, Umberto di Primio – e a breve sarà esteso ai 28 centri medi e piccoli della parte alta della provincia che fanno parte dell’associazione». La condivisione dei servizi, con i costi a carico del capoluogo, è del resto una via quasi obbligata per la morfologia e soprattutto per la distribuzione demografica molto frammentata sul territorio: «È normale che il personale e i costi di tecnologia debbano gravare su Chieti – aggiunge di Primio -. Il capoluogo ha anche dei doveri nei confronti dei comuni vicini, molti dei quali realtà molto piccole che non potrebbero sostenere l’impatto». Tra l’altro il tessuto imprenditoriale della città abruzzese e della sua provincia è molto vivo: «Lo scorso anno oltre 400 pratiche sono state evase tramite i nostri servizi online – chiosa il sindaco di Primio – tra nuove aperture o modifiche, performance che riteniamo di poter migliorare con l’andata a regime dello Suap».


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