MAGGIOLI EDITORE - La Gazzetta degli Enti Locali


Regina: monitoriamo i conti degli enti locali
Faro delle aziende sui costi della politica

ROMA – La statistiche ufficiali lo testimoniano già nelle classifiche europee: in Italia le imprese pagano molte più tasse rispetto agli altri paesi concorrenti. Ma Elio Franci, numero uno della RHS Italia (azienda romana che lavora per gli Aeroporti di Roma nei servizi, trasporti e movimentazione bagagli) si è preso la briga di fare qualche conto. E la cifra è di quelle che pesano su un bilancio aziendale: qui in Italia paga un milione 300mila euro di tasse, se invece l’azienda lavorasse in Germania, applicando le aliquote tedesche pagherebbe meno di 500mila euro. Quello di Franci è stato uno dei 30 interventi dell’incontro che c’è stato ieri mattina all’Unione degli industriali di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo. Una delle tappe del road show che la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia e i suoi vice hanno avviato la scorsa settimana, per coinvolgere la base e preparare i temi del dibattito, in vista delle Assise del 7 maggio. Si è cominciato il 4 aprile, a Torino e Milano, ieri è stata la volta di Roma e Bari, giovedì prossimo, 21 aprile, ci sarà l’ultima tappa, a Firenze. Ieri, a Roma, il focus era su Pubblica amministrazione, semplificazione e costi della politica, oltre ai giovani, merito e opportunità. A Bari ci si è concentrati su Mezzogiorno e fondi strutturali. Ma si è parlato trasversalmente di tutti gli handicap che frenano la crescita, come ha detto il presidente di Unindustria, Aurelio Regina, seduto al tavolo dei relatori accanto alla Marcegaglia, al presidente della Piccola, Vincenzo Boccia, ai vice presidenti di Confindustria per il Sud e il federalismo, Cristiana Coppola e Antonio Costato. «Bisogna mettere al centro le riforme, tutte: da quella fiscale a quella della Pubblica amministrazione», ha detto Regina. Bisogna ridurre la spesa improduttiva, tenere sotto controllo i costi per aumentare gli investimenti. Una sollecitazione che Regina avanza anche riferendosi al bilancio di Roma: «Ci sono forti riduzioni di spesa, ma ci saremmo aspettati maggiori investimenti. Analizzeremo il bilancio in giunta, in un lavoro di monitoraggio dei costi della politica e delle amministrazioni che ci impegniamo a realizzare». È uno degli sforzi che si stanno facendo anche in vista delle Assise: si tratta di mettere a fattor comune il lavoro delle varie associazioni territoriali. «Non vanno analizzati sono i costi nazionali, ma anche quelli delle amministrazioni locali». In questa spinta alle riforme, secondo Regina, Confindustria ha il diritto-dovere di esercitare il suo ruolo di classe dirigente, per stimolare la crescita del paese. «La solitudine denunciata dalla presidente Marcegaglia non è la richiesta di aiuti, è la sollecitazione al governo e alla politica a concentrarsi sulla crescita, per creare benessere e occupazione». Specie a vantaggio dei giovani. Molti giovani imprenditori sono intervenuti ieri, accanto ai big come Luigi Abete, Alberto Tripi, Paolo Buzzetti, raccontando il loro impegno a diffondere tra i ragazzi e nelle scuole i valori della cultura d’impresa e per aumentare il collegamento scuola-lavoro, specie per gli istituti tecnici.


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