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Referendum, ai comuni anche i rimborsi dei cellulari
ENTI LOCALI E STATO

Per lo svolgimento dei quattro quesiti referendari, in programma il 12 e 13 giugno prossimi, ai comuni potranno essere rimborsate anche le spese telefoniche dei cellulari. Ma solo se gli apparecchi telefonici vengono noleggiati. In nessun caso è ammesso a rimborso il costo di schede telefoniche, perché non si riuscirebbe a dimostrarne l’effettivo utilizzo per l’uso esclusivo in merito alle quattro consultazioni. Inoltre, ai presidenti di seggio andranno 229 euro, mentre agli scrutatori e al segretario 170 euro. Ai comuni, inoltre, per il tramite delle prefetture, sarà anticipato un acconto nella misura del 90% delle spese che si prevedono questi debbano sostenere. È quanto ha messo nero su bianco il dipartimento della finanza locale del mininterno, nella circolare n. 5 del 19 aprile 2011. Il ministero rimborserà le spese per collegamenti telefonici straordinari, nei giorni della votazione e per la raccolta dei dati. Se il comune dovesse utilizzare telefoni cellulari, sono rimborsabili esclusivamente le spese per il noleggio degli stessi. In nessun caso saranno ammesse a rimborso le spese relative alle sole ricariche telefoniche, per l’impossibilità di riscontrare l’effettivo ed esclusivo utilizzo per le esigenze elettorali. Ammesse a rimborso anche le spese per la propaganda elettorale, comprese quelle per l’acquisto di materiale di consumo «ritenuto indispensabile per la installazione dei tabelloni per la propaganda elettorale». Ai presidenti di seggio spetteranno ben 229 euro, trattandosi di quattro consultazioni cui gli elettori sono chiamati. Ai presidenti di seggio speciale (ospedali o carceri), invece andranno 79 euro. Per tutti gli altri componenti del seggio, la legge prevede in questi casi il compenso di 170 euro, che si riducono a 53 in caso di componenti di un seggio speciale. Per la consultazione referendaria, i comuni possono già avviare lo svolgimento di lavoro straordinario per il personale impiegato. Infatti, il periodo elettorale è scattato lo scorso 4 aprile per terminare un mese dopo detta consultazione, ovvero il 12 luglio 2011. Per il rimborso, il mininterno precisa occorrerà presentare apposito rendiconto entro il termine perentorio di sei mesi dalla data delle consultazioni, pena la decadenza dal diritto al rimborso. Tuttavia, per l’intero periodo elettorale, i comuni, potranno anche attivare contratti individuali per l’assunzione di personale a tempo determinato. Assunzioni che non sono soggette ad alcun vincolo, in quanto spese che non gravano sui bilanci comunali, perché rimborsate dallo stesso Mininterno.


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