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Tracciabilità sugli appalti Expo
Legalità - In Gazzetta le regole per evitare infiltrazioni - Il ruolo del Prefetto

MILANO – Un comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza, un gruppo interforze info-investigativo (Gicex), ruolo centrale del prefetto di Milano. Sono questi gli elementi fondamentali delle linee guida per i controlli antimafia riguardanti Expo 2015 approdati in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento, di cui all’articolo 3 quinques del decreto legge 25 settembre 2009 n. 135 convertito dalla legge 20 novembre 2009 n. 166, fissa una serie di strumenti e di regole per contrastare le infiltrazioni mafiose. Tra questi viene prevista la realizzazione di “un’anagrafe degli esecutori accessibile alla Direzione investigativa antimafia e al Gicex, la cui infrastruttura informatica avrà sede presso la società di gestione dell’evento, Expo 2015 Spa. Verrà inoltre attivato un sistema di acquisizione e di gestione delle informazioni relativo a tutta la filiera delle imprese al fine di verificare l’esistenza di rapporti con organizzazioni mafiose. I controlli saranno estesi anche alla fase esecutiva dei lavori, con un monitoraggio continuo dei cantieri tramite un data base in cui verranno inserite molte informazioni tra cui le ditte che intervengono sui cantieri, i mezzi impiegati e relativi proprietari, il personale. In particolare per la manodopera è prevista la tracciabilità dei flussi, con l’acquisizione anche di informazioni riguardanti il percorso formativo seguito dai lavoratori. Il ruolo centrale della prefettura di Milano emerge nella scelta di demandare a tale struttura la competenza per i controlli antimafia, pur in collaborazione con le altre prefetture e sempre presso la realtà milanese saranno costituite le white list, cioè elenchi di fornitori e prestatori di servizi non soggetti a rischio di inquinamento mafioso a cui si potranno rivolgere gli esecutori dei lavori connessi all’Expo. Infine sono stati individuati alcuni ambiti particolarmente critici, come la fornitura di materiale edilizio e bitume, l’esercizio di attività di cava, il movimento terra, verso cui indirizzare nello specifico un’attività di controllo preventivo. La trasparenza delle procedure e il contrasto alla malavita costituiscono un tema al centro dell’attenzione della società Expo Spa. In un recente convegno svoltosi a Milano, l’ad Giuseppe Sala ha ricordato quanto già fatto in questa direzione, tra cui il codice etico interno, il protocollo con le organizzazioni sindacali, perché «la sfida – ha spiegato – è mostrare che in Italia si può realizzare la più grande manifestazione internazionale senza che l’ombra della criminalità la comprometta».


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