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Si aggrava l'emergenza rifiuti a Napoli
Ambiente - Traffico in tilt in molte zone - La Prefettura vara una task force per prevenire disordini

NAPOLI – Sempre più grave l’emergenza rifiuti a Napoli, con oltre 4mila tonnellate in strada tra capoluogo e hinterland. E si stanno intensificando le proteste. Tant’è che la Prefettura ha varato ieri una task force per prevenire disordini e roghi dei cumuli di immondizia. I numeri parlano da soli: nel solo capoluogo campano il quantitativo di spazzatura non raccolta ammonta ormai a 2mila tonnellate, cui si aggiungono le 1.600 di Pozzuoli e le 1.200 di Quarto. «Portiamo via grossomodo la produzione giornaliera – spiega l’assessore napoletano all’Igiene urbana Paolo Giacomeli – ma non ci sono disponibilità di altri siti, cerchiamo di far funzionare al meglio gli impianti Stir di Tufino e Caivano». Martedì scorso sono state per esempio smaltite 1.200 tonnellate di immondizia, lasciando però intatto il volume della giacenza rispetto al lunedì di Pasquetta. Negli impianti di tritovagliatura si formano comunque lunghe code dei mezzi di raccolta che rallentano fatalmente le operazioni di scarico. Come dire: la crisi apertasi a seguito dello stop parziale della discarica di Chiaiano non si è ancora risolta, gli Stir per forza di cose sono costretti a una corsa a ostacoli. La tensione è palpabile: in mattinata, infatti, in pieno quartiere Montecalvario alcune decine di residenti hanno messo in atto “blocchi stradali” utilizzando cassonetti e sacchi d’immondizia come sbarramenti. Stessa scena anche nella centralissima via Toledo, per non parlare delle decine di roghi di spazzatura delle ultime ore. La diffusione dei cumuli di immondizia nelle strade è tale che il traffico ieri è andato in tilt in più punti. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi in Prefettura, ha così deciso la costituzione di una specifica task force composta da forze dell’ordine, polizia municipale e provinciale, con l’incarico di vigilare per prevenire manifestazioni di protesta e vandalismi, e garantire l’ordine. L’emergenza dilaga anche in provincia. A Pozzuoli i conferimenti giornalieri non superano le 100 tonnellate, tanto che i quantitativi giacenti in strada secondo il comune si aggirano intorno alle 1.600 tonnellate. E, oltre al danno, la beffa: impossibile la raccolta differenziata, perché le campane destinate a raccogliere i materiali sono ricoperte dalla spazzatura. Fuori controllo la situazione anche a Quarto, nelle cui periferie si stimano 1.200 tonnellate giacenti. Infine, nonostante la situazione abbia raggiunto nuovi livelli di gravità, si profila un incremento delle tariffe della Tarsu. Il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, ha definito «privi di fondamento rincari nell’ordine del 20/30%. Ad oggi nessuna decisione ufficiale è stata presa in merito. Stiamo valutando misure che puntino a ridurre al massimo l’incremento delle tariffe, e sono sicuro che vareremo un provvedimento equo».


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