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Multe a bilancio con prudenza
Gli introiti vanno destinati all'incentivazione dei vigili e inseriti nel fondo risorse decentrate

Nei bilanci preventivi i comuni devono inserire la quantità stimata di proventi derivanti dalle sanzioni per le violazioni al codice della strada; nella eventuale erogazione di una quota di tali entrate ai vigili urbani devono essere ancora più rigorosi e corrispondere risorse il cui incasso sia certo. Si deve invece chiarire se, alla luce del tetto dettato al fondo per le risorse decentrate negli anni 2011, 2012 e 2013 le amministrazioni comunali possano prevedere un aumento, rispetto al 2010, della quota destinata alla incentivazione del personale. Tali somme non vanno inserite nella spesa del personale. Queste risorse possono essere spese unicamente attraverso gli istituti contrattuali esistenti, ivi compreso il lavoro straordinario. La possibilità di destinare alla incentivazione dei vigili una quota dei proventi derivanti dalle sanzioni al codice della strada è stata introdotta dal legislatore nella scorsa estate. La destinazione a tale finalità di una quota di tali risorse determina la diminuzione del quantum va alle altre voci, quali la segnaletica, la manutenzione delle strade, le assunzioni flessibili ecc. Come per tutte le altre voci occorre essere assolutamente certi della quantità di risorse disponibili. A tale cifra si deve arrivare non considerando né le previsioni di multe irrogate né di queIle riscosse, ma degli incassi effettivi. Il modo migliore per soddisfare questa esigenza è costituito dalla quantificazione sulla base dei proventi effettivamente incassati negli ultimi anni. I proventi derivanti dalle sanzioni per le violazioni al codice della strada destinati alla incentivazione dei vigili devono affluire al fondo per le risorse decentrate e ciò perché, sulla base dei principi dettati dal dlgs n. 165/2001, tutte le forme di trattamento economico del personale, siano esse accessorie o fondamentali, devono essere oggetto di contrattazione collettiva. Si deve chiarire se queste entrate del fondo devono essere qualificate come risorse provenienti da specifiche norme di legge ovvero dalla attivazione di nuovi servizi. In ogni caso, la incentivazione dei vigili deve essere direttamente connessa a prestazioni aggiuntive, vuoi in termini di aumento dell’orario vuoi nei servizi resi. Si pone, sulla base delle previsioni dell’articolo 9, comma 2-bis, del dl n. 78/2010, la cd manovra estiva, cioè il tetto posto all’ammontare del fondo per la contrattazione decentrata, il dubbio se queste risorse possano superare quanto stanziato allo stesso titolo nell’anno 2010. Tema che peraltro si pone anche per tutte le altre forme di incentivazione del personale previste da specifiche norme di legge. I primi orientamenti sono negativi: in questo senso vanno le indicazioni fornite dalla sezione regionale di controllo della Corte dei conti del Piemonte. Indicazione che, se confermata, si applicherà anche alle incentivazioni previste per il personale degli uffici tecnici per la realizzazione di opere pubbliche e la progettazione di strumenti urbanistici, ai dipendenti degli uffici tributi per i maggiori gettiti Ici, agli avvocati per i contenziosi che hanno visto l’ente vincitore e ai dipendenti utilizzati per la istruzione delle domande di condono edilizio. E che, di fatto, visto che la novità legislativa è della scorsa estate, determinerebbe la impossibilità di utilizzazione di questo strumento nel prossimo triennio. Sulla base dei principi dettati dalle sezioni riunite di controllo della Corte dei conti che escludono dalla spesa per il personale quelle che sono finanziate da privati e del parere del ministero dell’interno che esclude da tale computo le quote destinate alle assunzioni flessibili, si deve ritenere che anche la incentivazione dei vigili non debba entrare nella spesa del personale. Si deve infine evidenziare che queste risorse devono essere utilizzate o come incremento a destinazione vincolata del fondo per il lavoro straordinario o con uno degli istituti previsti dal contratto nazionale. E cioè la erogazione della indennità di turno, in particolare delle maggiorazioni per quelli notturni e/o festivi ovvero della produttività. Il che richiede la assegnazione preventiva di obiettivi aggiuntivi e la verifica del loro effettivo raggiungimento.


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