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Meno entrate dal casinò: arriva l'aumento
Venezia - Introduzione in vista

E’ tra le poche grandi città che non hanno mai fatto uso dell’addizionale Irpef, come Milano e Brescia. Da quest’anno, però, Venezia introdurrà il prelievo «pur sapendo -spiega il vicesindaco e assessore al Bilancio Sandro Simionato – che si tratta di una scelta impopolare». A determinare l’inversione di rotta nella città lagunare sono stati – prosegue Simionato – «i continui tagli dei trasferimenti statali e il trend negativo, dal 2004 a oggi, delle entrate del Casinò», che rappresentava, negli anni scorsi, la vera “cassaforte” di Venezia. Il bilancio previsionale, nei suoi passaggi strategici, è già costruito e vale 577 milioni di euro. Gli unici “tasselli” ancora da definire sono l’addizionale Irpef e l’imposta di soggiorno. «Quanto all’addizionale – spiega il vicesindaco – abbiamo calcolato che un’aliquota dello 0,2% porterebbe nelle casse del Comune 8,3 milioni. Introducendo un’esenzione dal-l’imposta per i redditi fino a 15mila euro, le entrate arriverebbero a 7 milioni. Dall’imposta di soggiorno, invece , ci aspettiamo entrate per circa dieci milioni. Su quest’ultimo tributo, però, siamo in attesa del regolamento nazionale, atteso entro il 7 giugno. In ogni caso, se il provvedimento non arriverà entro il termine, partiremo entro il 30 giugno con un regolamento autodefinito, come prevede il decreto legislativo 23/2011».


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