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Bonus per chi assume al Sud
Decreto sviluppo in arrivo - Le misure del Governo

ROMA – Un nuovo bonus assunzioni, un credito d’imposta per chi investe in ricerca e sviluppo e un nutrito pacchetto di semplificazioni fiscali che spaziano dall’innalzamento del limite di ricavi per accedere alla contabilità semplificata alla riduzione delle comunicazioni tra fisco e contribuenti. O, ancora, dalle maggiori tutele ai cittadini sottoposti a ispezioni e verifiche alle modifiche chieste dalle imprese e dagli operatori sullo “spesometro” e l’accertamento esecutivo. Non solo. Le semplificazioni degli adempimenti fiscali saranno accompagnate dal piano di riduzione dei costi burocratici e amministrativi per 10-12 miliardi di euro proposto dal ministro per la Pa e l’Innovazione, Renato Brunetta, e da altre misure per rilanciare lo sviluppo come l’istituzione dei distretti balneari a burocrazia zero. A zero dovrà essere anche il saldo delle misure che l’Economia sta assemblando e che ieri sera il ministro Giulio Tremonti ha illustrato al premier Silvio Berlusconi. Il varo del provvedimento d’urgenza sullo sviluppo è inserito al primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri convocato per domani alle ore 9 a Palazzo Chigi. Assunzioni al Sud. Il rilancio delle assunzioni nelle regioni del Mezzogiorno passa dunque per la reintroduzione di un credito d’imposta riconosciuto ai datori di lavoro che assumeranno con contratto a tempo indeterminato lavoratori “svantaggiati” o “particolarmente svantaggiati”. Il bonus sarà calcolato sulle assunzioni effettuate dalla data di entrata in vigore del decreto e nei successivi 12 mesi e che vanno a incrementare la media degli occupati nel 2010. Per lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati si dovrà fare riferimento alla definizione del regolamento della Commissione europea del 6 agosto 2008 n. 800. In sostanza si tratta di chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, di chi è sprovvisto di diploma di scuola media superiore o professionale, di lavoratori over 50 o di adulti che vivono soli con una o più persone a carico, nonché lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato. Tra i lavoratori “molto svantaggiati”, invece, rientrano secondo la Ue i lavoratori senza occupazione da almeno 24 mesi e quelli disabili. Sul quantum del bonus spendibile come credito d’imposta e sulla durata del bonus (si ipotizza per tre anni) le scelte sono legate alle risorse disponibili. Bonus ricerca. Al bonus assunzioni si affiancherà un credito d’imposta alla ricerca e allo sviluppo potenziato rispetto all’ultima ipotesi formulata con la legge di stabilità. La durata verrebbe infatti spalmata su due anni e non più sul solo 2011, mentre potrebbero accedere all’agevolazione le imprese che investono in attività di ricerca commissionate a Università, enti pubblici e centri di ricerca, ma anche le attività produttive che investono in ricerca nelle proprie strutture interne. Nelle intenzioni del ministro Tremonti l’investimento sarebbe deducibile dall’imponibile e allo stesso tempo la stessa impresa potrà utilizzarlo in compensazione. Nel frattempo il ministero dell’Istruzione spera che accanto al credito d’imposta possa arrivare anche il voucher con cui retribuire direttamente il ricercatore che ha svolto un progetto di ricerca per l’impresa. Il meccanismo è ancora tutto da studiare ma dovrebbe operare a sportello e consistere in un assegno una tantum per il “cervello” che ha prestato il suo servizio all’azienda. Fisco semplificato. Sul fronte delle semplificazioni fiscali viene confermata l’esclusione dallo spesometro dei pagamenti con carte di credito, di debito o prepagate emesse da operatori finanziari. Tra i pagamenti già tracciati da non comunicare più ci sarebbero anche quelli effettuati con moneta elettronica presso i distributori di carburanti. Con il Dl viene prevista l’eliminazione della scheda carburanti per chi paga con carte di credito. Per attenuare “l’oppressione” da controlli viene esteso l’articolo 12 dello Statuto del contribuente sia ai diritti che alle garanzie dei contribuenti sottoposti a verifica, anche nei casi in cui intervengano Inps o Inail. Inoltre Entrate, Fiamme gialle e Inps dovranno coordinarsi maggiormente nelle modalità ispettive. I dati già noti al fisco e che non subiscono variazioni in corso d’anno non dovranno essere più comunicati. Cade così l’obbligo delle comunicazioni annuali dei lavoratori dipendenti e pensionati per le detrazioni e gli sconti per carichi di famiglia invariati. Sul fronte delle semplificazioni è confermato il provvedimento di razionalizzazione dei controlli sulle piccole imprese, che dovranno essere improntati al principio della semplicità e della proporzionalità. Ma del “pacchetto Brunetta”, dovrebbero essere confermate diverse altre misure come lo sportello unico per l’edilizia e le modifiche all’applicazione del codice sulla privacy per le Pmi. Fondo di garanzia. Da sciogliere il nodo sulle proposte del ministero dello Sviluppo economico. Difficile al momento che la riforma della rete dei carburanti e la creazione dell’agenzia antifrode sull’Rc auto entrino nel provvedimento. Dovrebbe invece esserci una norma per accelerare la risoluzione dei casi di amministrazione straordinaria. C’è grande attenzione all’Economia sul Fondo di garanzia per le Pmi che dovrà diventare uno strumento a supporto della Banca del Sud. In futuro dovrebbe essere proprio il ministero dell’Economia – allo Sviluppo economico resterà solo il «concerto» – a modificare e integrare «i criteri e le modalità per la concessione della garanzia e per la gestione del Fondo».

Dentro il decreto

RINEGOZIABILI I MUTUI VARIABILI
I mutui variabili fino a 150.000 euro potranno essere rinegoziati. La rinegoziazione potrà essere chiesta fino al 30 aprile dell’anno prossimo ma solo se chi la chiede ha un Isee (Indicatore situazione economica equivalente) non superiore ai 30.000 euro e non abbia ritardi nei pagamenti.

SBUROCRATIZZATI I DISTRETTI BALNEARI
Arrivano i distretti turistico-alberghieri che godranno di sgravi fiscali ma soprattutto di forti semplificazioni amministrative. I distretti nascono allo scopo di riqualificare l’offerta turistica e le imprese godranno anche di agevolazioni per la ricerca e lo sviluppo.

STRETTA AI CONTROLLI PER LE IMPRESE
Oltre all’obbligo per tutte le amministrazioni di pubblicare sui rispettivi siti on line gli elenchi cui è soggetta ogni attività d’impresa, con regolamenti ministeriali verranno semplificati e meglio coordinati i controlli, che dovranno ispirarsi al principio della proporzionalità e non dovranno più duplicarsi.

CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA
Viene soppresso il limite di età (15 anni) per ottenere la carta di identità che ora diventa “elettronica”. La nuova carta varrà 3 anni per i minori e 10 anni per i maggiorenni. I minori di età inferiore ai 12 anni saranno esentati dal rilevamento di impronte digitali mentre gli under 14 potranno espatriare con la nuova carta solo se accompagnati da un genitore.


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