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La Lega vuole la «casa qualità»
Disegno di legge della commissione ambiente sulla certificazione energetica degli edifici

Riduzione di oneri di urbanizzazione, aliquote Ici ridotte, priorità nell’assegnazione di aree per edilizia sovvenzionata e convenzionata, facilitazioni alle giovani coppie per la prima abitazione. Sono questi alcuni degli incentivi previsti per gli immobili che saranno certificati come rispondenti al sistema «casa qualità» in base alla proposta di legge di iniziativa di Guido Dussin, adottata come testo base dalla commissione ambiente della Camera, in materia di valutazione e certificazione della qualità dell’edilizia residenziale. Il provvedimento, ai cui principi le regioni dovranno adeguarsi, ha la finalità di istituire un sistema unico per la qualità dell’edilizia residenziale, denominato «casa qualità», allo scopo finale di assicurare la sostenibilità ambientale, il contenimento energetico e il benessere fisico e psichico dei fruitori degli immobili. La legge si applicherà alla progettazione e alla realizzazione di edifici residenziali di nuova costruzione, ivi compresi gli edifici di edilizia residenziale pubblica, agli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, nonché agli ampliamenti di tutti gli edifici residenziali; saranno invece esclusi gli immobili vincolati e i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati. Sarà rinviata a un apposito decreto ministeriale l’adozione di linee guida recanti i requisiti minimi del sistema «casa qualità», i livelli di prestazione e i relativi metodi di verifica e di calcolo, nonché il sistema di accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio della certificazione. La certificazione del sistema casa qualità sarà puntata sull’efficienza energetica, valutata in base al consumo annuo di energia primaria per metro quadrato, e al soddisfacimento di requisiti di eco-compatibilità. Fra questi la legge riporta, per esempio, la protezione dal rischio di incendio e di incidenti, il comfort acustico, la durabilità dei materiali, degli impianti e delle finiture, l’utilizzo di prodotti che hanno ottenuto la marcatura Ce. Ogni singola unità immobiliare sarà classificata in categorie di qualità in ordine decrescente, contrassegnate con lettere, sulla base dei metodi di calcolo stabiliti dalla legge 9 gennaio 1991, n. 10 e dalle successive normative in materia di risparmio energetico. Ciascuna regione, provincia e comune potrà disporre incentivi finanziari e premi in favore di privati o di consorzi pubblici e privati che intendono aderire al sistema, promovendo l’adesione, in via volontaria, da parte dei proprietari degli edifici e in particolare delle giovani coppie che intendono costruire o ristrutturare l’unità immobiliare adibita a prima abitazione. È previsto che sia data priorità, nell’assegnazione delle aree per la realizzazione dei programmi di edilizia sovvenzionata e convenzionata, ai programmi che aderiscono al sistema «casa qualità». Inoltre i comuni possono altresì vincolare l’edificabilità di parte delle aree del rispettivo piano regolatore comunale all’edilizia residenziale aderente al sistema «casa qualità» stipulando apposite convenzioni con i privati interessati o con consorzi pubblici e privati, allo scopo di diminuire i costi complessivi di investimento. I comuni potranno inoltre prevedere riduzioni agli oneri di urbanizzazione e riduzioni di imposte e di tasse comunali, qualora i soggetti interessati si impegnino ad applicare prezzi di vendita o canoni di locazione determinati sulla base di una convenzione tipo predisposta d’intesa con il comune. Sempre i comuni potranno infine prevedere aliquote Ici più favorevoli per le unità immobiliari certificate come appartenenti al sistema «casa qualità».


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