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«Cambiare le sanzioni del Patto di stabilità»
L'appello dei Comuni a Tremonti

I Comuni rischiano di andare in dissesto per aver scelto di pagare le imprese fornitrici, non perché non abbiano i soldi ma perché le sanzioni hard introdotte dall’ultima manovra estiva per gli enti che sforano il Patto sono «insostenibili». Lo ha scritto ieri il presidente dell’Anci Sergio Chiamparino al ministro dell’Economia Giulio Tremonti, in una lettera accompagnata da una proposta di emendamento per indirizzare anche ai Comuni le sanzioni previste per le Regioni dall’ultimo «Milleproroghe» (Dl 225/2010). Il problema nasce con la manovra estiva (Dl 78/2010), che ai sindaci fuori linea con il Patto impongono un taglio dei trasferimenti pari all’entità dello sforamento. La regola ha molti problemi, non ultimo il fatto che i trasferimenti vengono aboliti con il federalismo fiscale, ma ai sindaci preme ovviamente l’entità del colpo, che secondo Chiamparino rischia di produrre un «inevitabile dissesto» in molti dei Comuni colpiti. Per questo l’Anci chiede penalità plasmate sul modello precedente: stretta alla spesa corrente, stop all’indebitamento e alle assunzioni, ma nessun taglio ulteriore nelle risorse assegnate.


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