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Sulla qualità dei servizi online l'Italia è promossa con riserva
E-government - La rilevazione europea di Capgemini

«Una storia di successo, che accorcia tempi e procedure». La benedizione del portale Comunica, che con un’unica mossa consente alle nuove imprese di registrarsi a Inps, Inail e Agenzia delle Entrate e insieme allo Suap e alla Scia porta a compimento il progetto dell’impresa in un giorno, arriva dalla nona «Indagine comparativa sulla misurazione dei servizi europei di e-government». Un rapporto elaborato da Capgemini, insieme all’Istituto di ricerca Rand Europe, al gruppo di analisi Idc e al Danish Technological Institute (Dti) per conto della Commissione europea, che verrà presentato la prima settimana di giugno. La fotografia del nostro Paese è però in chiaroscuro: aumentano gli adempimenti a colpi di click, ma in alcuni casi la carta non è ancora in soffitta e per le autorizzazioni ambientali alle imprese siamo gli ultimi della classe. L’analisi – frutto di un monitoraggio di oltre 10mila siti web in 32 Paesi (i 27 della Ue oltre a Islanda, Norvegia, Svizzera, Croazia e Turchia) – mostra che nel 2010 i servizi pubblici online hanno raggiunto la maturità e la loro disponibilità nei 20 settori più significativi di base della Ue è cresciuta di 13 punti percentuali rispetto al 2009 a quota 82 per cento. Nel gruppo di testa svettano Austria, Irlanda, Malta e Portogallo, che hanno raggiunto i massimi livelli. Il giudizio finale è positivo anche per l’Italia, insieme a Svizzera, Bulgaria, Croazia e Lituania, che «hanno notevolmente migliorato le proprie performance rispetto allo scorso anno». Molte luci, ma anche alcune ombre: così Roma incassa dieci maglie rosa e una nera, oltre a quattro gare nel gruppo di testa e tre in quello di coda. Il nostro Paese spicca ad esempio per le procedure di registrazione delle imprese, per quelle sulla dichiarazione delle imposte sulle società o dell’Iva dei contributi previdenziali a favore dei dipendenti. Roma è però ultima classificata per le autorizzazioni ambientali comunali per l’avvio di un’attività aziendale. «Il servizio – si legge nel rapporto – rimane un’attività da effettuare secondo le classiche procedure cartacee». Il nostro Paese, sottolinea Maurizio Mondani, a.d. di Capgemini Italia, paga «una forte frammentazione nell’erogazione dei servizi: soprattutto quelli rivolti al cittadino sono forniti da enti differenti, che operano sia a livello locale che centrale. La semplificazione è premiante: basta vedere i dati del report per comprendere che quanto più gli Stati hanno strutture meno articolate, tanto più rapidamente riescono a migliorare la loro offerta di servizi pubblici».

La pagella

SOPRA LA MEDIA L’Italia raggiunge il massimo livello di efficienza (al di sopra della media Ue) nel servizio che prevede la possibilità di gestire l’iscrizione di una nuova società tramite il web.

PROCEDURA INTEGRATA

Per ottenere un passaporto internazionale e un permesso di costruzione di un immobile la procedura prevede un percorso online affiancato da documenti cartacei.

SOTTO LA MEDIA L’Italia è maglia nera per le procedure comunali di autorizzazione ambientale. Al di sotto delta media Ue anche per le prenotazioni ospedaliere ei servizi di anagrafe.


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