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Più forza alla riscossione
Lotta all'evasione - Le strategie per il recupero

MILANO – Indagini finanziarie da potenziare, così come il ricorso a misure cautelari. Attenzione massima ai furbi che tentano di nascondere i beni al Fisco. Sospensione dei rimborsi e blocchi alle compensazioni per chi non è in regola con il versamento delle tasse. Un occhio di riguardo, invece, per chi è in difficoltà economica e chiede di accedere alle rateizzazioni e alle transazioni fiscali. Sono queste le principali linee guida per il 2011 in materia di riscossione tracciate dall’agenzia delle Entrate nella circolare n. 21 diffusa ieri. Un’attività “sensibile”, quella condotta in sinergia con Equitalia, su cui si sono scaricate nelle ultime settimane le proteste in mezza Italia di contribuenti che ritengono di essere vessati, ma nella quale non si può rinunciare al rigore se non si vuole compromettere gli equilibri delle finanze pubbliche. Ma il nemico numero uno dell’Agenzia, que-st’anno, sarà la «sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte», reato consistente, come precisa la circolare n. 21 diffusa ieri, «nel compiere atti fraudolenti od alienazioni simulate oppure, in sede di transazione fiscale, nel sottovalutare le risorse aziendali». Per non vedersi nascosti denaro o altri beni gli uffici dovranno sviluppare più iniziative per contrastare questo illecito (previsto dall’articolo 11 del decreto legislativo 74/00). La cui gravità è cresciuta nella percezione del legislatore che ha elevato la pena edittale fino a sei anni di reclusione come per la presentazione di una dichiarazione fraudolenta o per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Pertanto, si spiega ancora nella circolare 21, «se durante l’istruttoria o in sede di accertamento emergono elementi potenzialmente sintomatici di una deliberata spoliazione del-l’attivo patrimoniale in danno dell’Erario, i funzionari devono intervenire tempestivamente». Dunque, nel 2011 andrà «assolutamente incrementato» il ricorso alle indagini finanziarie. L’Agenzia dovrà sviluppare più iniziative per contrastare il reato, previsto dall’articolo 11 di «sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte». In quest’ottica, «dopo la notifica dell’avviso di accertamento e l’affidamento agli agenti delle somme da riscuotere, le Direzioni provinciali e regionali devono attuare un costante e attento monitoraggio della riscossione con riguardo ai soggetti che, per la particolare significatività delle violazioni sia in termini di rilevanza penale che di pericolosità della condotta evasiva posta in essere, richiedano specifica attenzione». Perciò, se gli uffici acquisiscono elementi utili per l’esecuzione di azioni cautelari, conservative o esecutive su beni per i quali non siano ancora state avviate le procedure per sottoporli a esecuzione, devono subito segnalarlo agli agenti della riscossione. Guardia alta poi sul pagamento delle rate dei debiti tributari. Si dovrà procedere, chiarisce l’Agenzia, «in ogni caso di intervenuta decadenza dal beneficio del pagamento rateale, all’immediata escussione del garante e, in caso di mancato pagamento, oppure in assenza di garanzia laddove non prevista, alla tempestiva iscrizione a ruolo delle somme ancora dovute, sia nei confronti del contribuente che nei confronti dell’eventuale fideiussore inadempiente». Contro quest’ultimo, in particolare, quando si decade dal beneficio della rateazione dovrà farsi ricorso al fermo amministrativo. «Allo scopo di rendere effettivo il principio di equità fiscale», le istanze di sospensione della riscossione presentate a seguito di ricorso contro il ruolo «dovranno essere tutte puntualmente esaminate». Così come la totalità delle istanze di sospensione presentate nel caso in cui il contribuente contesti, anche parzialmente, il fondamento del-l’avviso di accertamento o rettifica emesso nei suoi confronti, chiedendone l’annullamento in sede di autotutela. Le Direzioni regionali e provinciali dovranno agire per «evitare danni irreparabili sia per i contribuenti, sia per gli interessi erariali».

Il quadro

01|INDAGINI FINANZIARIE Nel 2011 andrà «assolutamente incrementato» il ricorso alle indagini finanziari dirette a individuare somme o altri valori mobiliari in grado di soddisfare il credito erariale.

02|MONITORAGGIO SULLE RATE Faro puntato sul pagamento delle rate dei debiti tributari. In tutti i casi di intervenuta decadenza dal beneficio del pagamento rateale, si dovrà immediatamente agire nei confronti del garante. E in caso di mancato pagamento oppure in assenza di garanzia se non prevista, si dovrà procedere alla tempestiva iscrizione a ruolo delle somme ancora dovute, sia nei confronti del contribuente che nei confronti dell’eventuale fideiussore inadempiente. In particolare, quando si decade dal beneficio della rateazione, nei confronti di quest’ultimo si dovrà fare ricorso al fermo amministrativo.

03|STOP AI RIMBORSI Nei confronti dei contribuenti con carichi a ruolo gli uffici dovranno ricorrere allo strumento della sospensione dei rimborsi, anche infrannuali, e alla compensazione di eventuali crediti da essi vantati nei confronti dell’Agenzia.

04|AVVISO ESECUTIVO Dal 1° luglio gli avvisi di accertamento emessi dall’agenzia delle Entrate e relativi a imposte sui redditi, Iva e Irap (come specifica ora il Dl sviluppo) per periodi dal 2007 in poi diventeranno esecutivi trascorsi 60 giorni dalla notifica. Dopo trenta giorni dal termine ultimo per il pagamento, la riscossione sarà affidata ai concessionari. Il decreto legge sviluppo prevede che sia possibile chiedere la sospensiva in primo grado del pagamento del 50% delle imposte dovute per un periodo di 120 giorni.


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