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«Tutte le regioni aiutino Napoli»
Rifiuti. Dopo i timori di Napolitano premier in campo: «Serve collaborazione e solidarietà» - Pisapia manda 7 autocompattatori

ROMA – La molla è arrivata da una missiva firmata da quattordici Regioni – un fronte trasversale tra governatori “rossi” e amministratori pidiellini – che hanno messo nero su bianco la situazione di stallo sull’emergenza rifiuti a Napoli. Ma ancora prima era stato il Colle a chiedere un cambio di passo. Così, a sera, Silvio Berlusconi ha preso carta e penna per rispondere alle sollecitazioni del Quirinale e lanciare un appello a tutti i governatori affinché aiutino la Campania in quella che rappresenta «una vera emergenza nazionale». Il Cavaliere fa innanzitutto sue le preoccupazioni del capo dello Stato che, solo qualche giorno fa, nell’emanare il decreto approvato dal Cdm giovedì scorso, aveva sottolineato il suo carattere «non risolutivo» chiedendo al governo nuovi sforzi. «Faccio appello – scrive Berlusconi – a tutti i governatori affinché concorrano alla soluzione del problema rifiuti. Serve collaborazione e solidarietà». Poi il presidente del Consiglio promette che anche la Campania farà quanto necessario accelerando le procedure «per realizzare gli impianti necessari ad avviare un corretto ciclo di rifiuti». Una duplice rassicurazione alla lettera dei governatori che avevano chiesto «l’immediata apertura di nuove discariche in Campania», nonché l’impegno del governo a responsabilizzare tutte le Regioni. Il governo prova quindi ad accelerare. Il ministro delle Regioni Raffaele Fitto auspica «che la questione si possa risolvere nelle prossime ore». Ma il nodo resta sempre lo stesso: il “no” del Carroccio che sbarra la strada al Cavaliere. Non a caso, in calce alla missiva dei governatori, non compaiono le Regioni governate dalla Lega che ribadisce il suo no. Lo fa prima il presidente del Veneto, Luca Zaia. «Chi mi conosce sa che non ho mai cambiato idea, qui ci sono serie motivazioni ogni giorno per dire no». Poi a ruota anche il suo collega del Piemonte, Roberto Cota. «La mia posizione è sempre la stessa, non ci sono le condizioni in Piemonte per prendere i rifiuti campani». Ma un no al trasferimento dei rifiuti campani arriva anche dal Friuli di Renzo Tondo che firma la missiva, ma in un colloquio telefonico con Caldoro respinge la richiesta di accollarsi parte dell’immondizia. «Le nostre discariche sono già piene». Mentre dalla Puglia giunge un “sì” condizionato. «Il nulla osta – avverte il governatore Nichi Vendola – potremo darlo nel rispetto di quei protocolli ambientali che abbiamo cercato di applicare anche in passato». Insomma, la soluzione sembra ancora lontana (sulle otto richieste di nulla osta inoltrate alle Regioni solo una, la Liguria, ha risposto positivamente). Di certo, per ora, c’è che il comune di Milano invierà sette compattatori, mentre Formigoni ha promesso i suoi specialisti alla Campania. E il governatore Caldoro chiede «un ulteriore sforzo, tutti devono accelerare a partire dai Comuni». Anche se il sindaco De Magistris parla di «risposta eccellente» dei sindaci e spiega di aver preso contatti con 10-15 Comuni «per trasferire i rifiuti». Sul tavolo resta infatti il grosso problema delle discariche. Le Regioni sollecitate dalla Campania, come ribadito anche nella lettera dei governatori, chiedono «garanzie» sui nuovi impianti. Caldoro fa appello ai sindaci «perché abbiamo bisogno per un periodo non lunghissimo di discariche». Quella di Chiaiano, alla periferia della città, è infatti out da ieri e la situazione potrebbe peggiorare per via dello stop. Ma in serata arriva il via libera a cinque mini-discariche.


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