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La gestione associata rifà i conti sul personale
La delibera

Le spese di personale delle Unioni finiscono nei conti dei Comuni. La Corte dei conti, Sezione autonomie, con la delibera n. 8/AUT/2011 stabilisce che le gestioni associate non hanno autonomia di calcolo, ma i costi vanno spalmati sui limiti dei singoli comuni. Secondo la manovra, due delle sei funzioni fondamentali dei comuni tra 1.000 e 5mila abitanti dovranno essere gestite in forma associata entro il 31 dicembre 2011. La Finanziaria 2007 disciplina le norme sul contenimento delle spese di personale degli enti locali non soggetti a patto di stabilità. E tra questi le Unioni di comuni. Al momento della compilazione dei questionari da inviare alla Corte dei conti, i comuni si sono chiesti se e come inserire le spese di personale di tali gestioni. Nel tempo si sono sviluppati due indirizzi. Da una parte veniva affermato che i Comuni compilano le proprie spese di personale conteggiando i dipendenti; dall’altra si chiedeva di inserire tra le proprie spese anche quelle delle Unioni. La Sezione autonomie ha concluso che il contenimento dei costi del personale dei Comuni debba essere valutato sotto il profilo sostanziale, sommando alla propria spesa di personale la quota sostenuta dall’Unione. In tale ottica emerge una considerazione complessiva della spesa di personale, secondo la quale la disciplina vincolistica in tale materia non può incidere solo per il personale alle dirette dipendenze dell’ente, ma anche per quello che svolge la propria attività al di fuori dello stesso e, comunque, per tutte le forme di esternalizzazione. Si tratta quindi di un calcolo aggregato che va recepito da parte dei singoli enti. Le amministrazioni dovranno adottare criteri idonei per determinare la misura della spesa di personale del l’Unione che sia riferibile pro quota ai comuni partecipanti. Numero di abitanti, quantità di servizi garantiti, numero di ore di attività svolte sono solo alcuni dei possibili indicatori. Una scelta non sempre agevole: gli enti che partecipano alle gestioni associate, hanno spesso vincoli assunzionali e di contenimento della spesa diversi. Partire da zero è forse l’unica strada. Rifare i calcoli e costruire una base certa e stabile nel tempo da prendere come riferimento è il difficile percorso che attende Unioni ed enti associati.


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