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Il 15° censimento premia i sindaci
Una nota dell'Anci sui contributi

Censimento popolazione e abitazioni, previsti contributi per i comuni che trasmettono i questionari debitamente compilati all’Istat. Oltre alle classiche modalità di rilevazione, da quest’anno si potrà inviare il questionario anche tramite web. Inoltre, se le amministrazioni avessero già avviato le procedure per la selezione dei rilevatori esterni, escludendo i cittadini extracomunitari in possesso dei requisiti, devono emanare un nuovo bando, in quanto l’esclusione configura un’attività discriminatoria. Lo ricorda l’Associazione nazionale dei comuni italiani nella nota n.148 del 15 settembre scorso, inviata a tutti i primi cittadini diffusi sul territorio, emanata a seguito dell’imminente avvio del 15° censimento della popolazione e delle abitazioni. La nota, a firma del segretario generale dell’Anci, Angelo Rughetti, ricorda che il predetto censimento rileverà, oltre ai cittadini residenti anche quelli dimoranti sul nostro territorio e che, per la prima volta, sarà possibile affiancare, oltre alle consuete modalità di rilevazione e trasmissione, anche il web, nella consapevolezza che, in tal modo, si potrà snellire il tempo di raccolta ed elaborazione dei dati forniti all’Istituto nazionale di statistica. L’associazione, poi, ricorda che lo stesso istituto, nella deliberazione n.6/2011 ha messo nero su bianco l’ammontare del contributo forfetario, variabile in relazione alla trasmissione della rilevazione stessa. Tradotto in numeri, il contributo previsto per le amministrazioni locali viene individuato nella misura di sei euro (per questionario) se lo stesso è stato acquisito tramite rilevatore ovvero tramite un Centro comunale di raccolta (Ccr). Previsto un importo di 5 euro a questionario se lo stesso viene consegnato ai punti di restituzione dislocati sul territorio. Per i questionari trasmessi via web, invece, il contributo previsto per i comuni è variabile in relazione al rapporto tra questionari trasmessi «tradizionalmente» e quelli via web. In pratica, le amministrazioni locali riceveranno tre euro a questionario se il rapporto sopra indicato è inferiore al 10%, quattro euro se il rapporto è tra 10 e 15%, 4,50 euro tra 15 e 20%, 5 euro tra 20 e 25%, 5,50 euro se il rapporto supera la soglia del 25 per cento. Inoltre, si ricorda che per i comuni è previsto un contributo aggiuntivo di otto euro per ogni «questionario di convivenza» validato dall’Istat e di due euro per ogni «questionario di edificio» e per abitazione non occupata, ma rilevata. Inoltre, la nota in argomento precisa che se i comuni volessero svolgere le operazioni di rilevazione in forma associata, l’Istat ha messo sul piatto un apposito fondo di quasi tre milioni di euro. Infine, si precisa che se i comuni avessero già avviato le procedure per il reclutamento dei rilevatori esterni, escludendo i cittadini extracomunitari comunque in possesso dei requisiti, si configurerebbe un’attività discriminatoria, rendendosi pertanto necessario emanare un nuovo bando di selezione. Istruzioni Istat. L’Istat ricorda intanto che prosegue fino a sabato 22 ottobre la consegna dei questionari da compilare per il Censimento. I plichi sono distribuiti dai portalettere di Poste Italiane a oltre 25 milioni di famiglie: nella prima settimana ne sono stati recapitati oltre 3 milioni. A partire da lunedì 10 ottobre, i questionari compilati possono essere consegnati a mano, in busta chiusa, nei 14.000 Uffici Postali, oppure in uno dei centri di raccolta del Comune di residenza. I questionari compilati non vanno imbucati in alcun caso nelle cassette postali. Dal 9 ottobre, ma non prima, è possibile anche compilare e restituire i questionari via Internet, collegandosi al sito


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