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Nessuna risorsa in più per lo sviluppo opere e semplificazioni a costo zero

Infrastrutture e semplificazione. Sono questi i «titoli » dei due provvedimenti che il governo ha intenzione di varare per favorire la crescita. Ma sulle misure concrete non si va oltre i titoli e soprattutto non sembra che il governo sia intenzionato a mettere in campo risorse aggiuntive. Mentre si riorganizzano le schiere per l’ennesimo assalto alla diligenza: tra le oltre mille pagine degli allegati sulle «leggi pluriennali di spesa» al Def (Documento di economia e finanza) varato nei giorni scorsi, si affacciano una miriade di richieste «preventive» in vista del varo della legge di Stabilità. Il ministero dello Sviluppo economico chiede un incremento del 20 per cento del budget, l’Ambiente 600 mila euro per gli animali in via di estinzione , gli Interni per adeguamenti di software, i Trasporti lamentano i tagli per ferrovie e traffico aereo. Il vertice di ieri tra Berlusconi e il ministro dell’Economia Tremonti non ha diradato la nebbia sui provvedimenti che il governo ha intenzione di prendere per rispondere alle pressanti richieste degli organismi internazionali come l’Fmi e le agenzie di rating, per favorire la crescita che il prossimo anno è cifrata in un magro 0,3 per cento. «Ottimo incontro», ha fatto sapere il Tesoro. Si accredita così l’ipotesi che la linea di Tremonti di un provvedimento a «costo zero» sia passata. I due provvedimenti dovrebbero infatti, almeno per ora, essere indirizzati a velocizzare i passaggi per la realizzazione di un’opera pubblica (accelerazione del varo da parte del Cipe e delle autorizzazioni da parte della Corte dei Conti), mentre resta in bilico la «defiscalizzazione» per le imprese private che partecipano alla realizzazione delle infrastrutture. L’altro provvedimento, relativo alla semplificazione, conterrà una serie di misure per le imprese, dalle certificazioni agli adempimenti vari, sulle quali sta lavorando il ministro Calderoli. Per il resto è solo il calendario a parlare. Per oggi al ministero dell’Economia è previsto il terzo incontro (calendarizzato dalla scorsa settimana) tra governo, Abi, Confindustria e Rete imprese Italia (commercianti, artigiani e pmi) per discutere sulle misure per lo sviluppo. E a questo appuntamento, così è stato concordato nei colloqui a Palazzo Grazioli, parteciperà anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta. Per domani è previsto il seminario sulla valorizzazione e vendita del patrimonio immobiliare, sempre al ministero dell’Economia, con la partecipazione di enti locali e esperti, al quale sarà presente anche il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Già nella maggioranza si esprime disagio per il cammino dei due provvedimenti. «Ci sono solo i titoli», allarga le braccia un esponente autorevole del Pdl e ancora niente risulta delle 27 misure annunciate dallo stesso Berlusconi alcuni giorni fa. Le opposizioni mostrano preoccupazione.«Berlusconi e Tremonti sono indecisi a tutto. Di vertice in vertice l’unica certezza è che il governo non ha messo in campo nessun provvedimento concreto per lo sviluppo », ha detto Antonio Misiani, membro della Commisione Bilancio alla Camera (Pd), secondo il quale «si parla genericamente di infrastrutture e semplificazione e di una ipotetica crescita ma in realtà si rinvia continuamente a nuovi tavoli, seminari, faccia a faccia e cene».

Le misure

PATRIMONIO
Al lavoro per la cessione del patrimonio immobiliare dello Stato. E giovedì al seminario sarà presente anche Berlusconi.

SEMPLIFICAZIONE
Un nuovo provvedimento velocizzerà i principali adempimenti burocratici delle imprese.

INFRASTRUTTURE
Il decreto dedicato alle opere pubbliche dovrebbe servire a ridurre i tempi di approvazione di Cipe e Corte dei Conti.


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