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Presidenza Anci, sfida al fotofinish Delrio-Emiliano

Il Partito democratico si spacca e oggi a Brindisi mette in scena l’inedito di un’assemblea congressuale «aperta» per l’Associazione nazionale dei Comuni, senza un candidato unico da far eleggere per acclamazione dai 755 delegati. La sfida è fra Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, vicepresidente dell’associazione con delega alla finanza locale, e il sindaco di Bari Michele Emiliano.
Una ridda di incontri bilaterali e un passaggio dal segretario democratico Pierluigi Bersani non sono stati sufficienti a comporre una partita che si gioca tutta nel centrosinistra, soprattutto dopo che i risultati delle amministrative di maggio e qualche inciampo di troppo dalle parti del Campidoglio avevano fatto declinare le chance di una candidatura di centrodestra a nome Gianni Alemanno. A far tramontare le speranze di una soluzione unitaria in extremis ci ha pensato il Pd pugliese, che ieri sera in un comunicato ha chiarito di «essere al fianco del sindaco di Bari» insiema a «tutto il partito democratico del Meridione». Il centrodestra sta ufficialmente alla finestra, per bocca dei suoi uomini auspica una «candidatura unitaria» anche per mantenere il «profilo istituzionale» dell’Anci, e storce il naso osservando la sfida al fotofinish. Il fastidio ha raggiunto il picco quando nel pomeriggio di ieri è circolata l’idea delle «primarie» fra i delegati Pd da inscenare direttamente a Brindisi prima del plenum; un’ipotesi tramontata in fretta per le forti difficoltà “pratiche” e perché rischiava di avvicinare troppo l’assemblea dell’Anci a un raduno di partito.
Pedigree più centrista quello di Delrio, primo sindaco di Reggio Emilia a non aver mai avuto in tasca una tessera del Pci, figura più caratterizzata a sinistra quella di Emiliano, che gode dell’appoggio non segreto di Massimo D’Alema (anche in chiave anti-Vendola sullo scacchiere pugliese), il duello tra i due offre una summa delle divisioni in casa democratica, con in più una forte componente territoriale «meridionalista» offerta dalle ultime prese di posizione pro Emiliano. A dividerli, in questo caso, c’è anche la genesi della candidatura; quella di Delrio è nata all’interno dell’associazione, caldeggiata da un nucleo di sindaci (soprattutto di Centro-Nord) da tempo al centro dell’Associazione, quella di Emiliano si presenta invece con una caratura territoriale ma anche con l’appoggio di pezzi importanti del Pd (soprattutto con targa ex Ds). La sfida, dunque, è aperta, e il risultato finale dipende dalla conta dei presenti: a Brindisi, Emiliano gioca “in casa”, ma resta da vedere che cosa faranno i delegati di centro-destra.


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