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Da raccolta e riciclo un gettito extra ai Comuni virtuosi
Green economy. I trasferimenti di Conai e Raee

Oltre a essere una best practice per l’ambiente la raccolta differenziata si rivela un buon investimento per le amministrazioni locali più green oriented. Cartone, legno, plastica e metalli per i Comuni più virtuosi si sono trasformati nel 2010 in un “tesoretto” extra di 285,6 milioni di euro (+5,5% rispetto al 2009), mentre quest’anno dovrebbero superare i 300 milioni. A distribuirli è il Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, che in seguito all’accordo quadro con l’Anci versa il corrispettivo per i maggiori oneri derivanti dalla raccolta differenziata. Un contributo influenzato non solo dalla quantità, ma sempre più dalla qualità della raccolta effettuata sul territorio. «Il trend è in crescita e ora diventa sempre più importante ottenere materiali di qualità da avviare al recupero e riciclo», spiega Walter Facciotto, direttore generale di Conai. Risultati ottenuti grazie all’impegno degli italiani nella raccolta che, per esempio, depositano i materiali di imballaggio idonei nel giusto cassonetto. Su questo fronte il Conai è impegnato per tutto il mese nella campagna «Raccolta10più». La preoccupazione che sta emergendo è che questo meccanismo si possa inceppare. «C’è il timore che le amministrazioni, dopo i continui tagli dei budget, si trovino in difficoltà nello sviluppo della raccolta differenziata», segnala il direttore generale. Una scelta che potrebbe rilevarsi un boomerang, perché con l’attività del consorzio in un anno sono state evitate spese per lo smaltimento in discarica pari a circa 440 milioni. Sempre lo scorso anno nel complesso il sistema-Paese ha ottenuto dal binomio raccolta-riciclo un beneficio quantificato dalla società di consulenza strategica Althesys pari a 1,6 miliardi. «Nel 2011 – aggiunge Facciotto – si stima che questo valore possa essere confermato». Tra le aree che hanno beneficiato degli importi maggiori da parte di Conai nel 2010 ci sono le province di Milano (24,2 milioni), Torino (15,4), Roma e Napoli (11,2). Nelle province di Isernia ed Enna i municipi si ripartiscono gli importi più bassi: 47mila euro per quelli nel territorio siciliano e appena 33mila alla provincia di Isernia. Per quanto riguarda la raccolta di rifiuti elettronici «il prossimo anno si dovrebbero sfiorare le 300mila tonnellate, circa 5 chili per abitante, di raccolta». Questa la previsione di Danilo Bonato, presidente del Centro coordinamento Raee, che spera in un vero decollo dello «scambio 1 contro 1, finora rallentato dalla burocrazia». Il Centro, dopo un accordo con l’Anci, paga un «premio di efficienza» tra i 30 e i 70 euro la tonnellata a quei Comuni che aprono il centro di raccolta e le isole ecologiche alla moderna distribuzione e ai negozianti del bianco e bruno. Una mossa che, oltre a rendere più capillare la raccolta, permette di ottimizzarla. La previsione per la raccolta dei Raee a fine anno è di 265mila tonnellate (+10%), con un giro d’affari per le aziende di trattamento pari a circa 80 milioni di euro.


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