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Comuni, contributi anti-degrado
I primi fondi arrivano da Veneto, Toscana e Friuli. Sul piatto ci sono oltre 50 milioni di euro

Contributi fino al 100% per recuperare le aree degradate e per il ripristino e bonifica dei siti inquinati sono concessi agli enti locali. La quasi totalità delle regioni propone ciclicamente bandi per finanziare questo tipo di interventi o, comunque, prevede strumenti costantemente accessibili da parte dei comuni. Di seguito analizziamo le possibilità attualmente aperte in Veneto, Toscana e Friuli-Venezia Giulia. Veneto, due canali per un totale di 40 milioni di euro. La regione ha stanziato recentemente 30 milioni di euro a favore degli enti locali per finanziare gli interventi di bonifica, messa in sicurezza operativa, messa in sicurezza permanente e ripristino ambientale di siti inquinati che non risultavano conclusi a settembre scorso. La domanda di finanziamento deve essere presentata entro il 29 ottobre 2011. Il fondo di rotazione prevede la concessione di contributi, in conto capitale a rimborso in quote annuali, costanti e senza oneri per gli interessati, per una durata massima di anni quindici dell’importo fino al 100% della spesa ritenuta ammissibile. Potranno accedere al fondo anche gli enti già beneficiari del contributi previsto dall’azione 3.1.1 del Por Cro parte Fesr 2007-2013 per la parte non coperta dal contributo comunitario. Sempre la regione Veneto ha aperto fino al 31 ottobre 2011 un canale di finanziamento riservato al recupero di aree degradate in zone montane, con uno stanziamento di 10 milioni di euro. Gli enti locali possono finanziare progetti per la riduzione del degrado dello spazio rurale negli ambiti montani e collinari, garantire il presidio e la manutenzione del territorio, recuperare gli spazi aperti per la valorizzazione degli elementi paesaggistici di pregio, ridurre i processi di colonizzazione arbustiva e arborea nei prati e pascoli, per la protezione dall’erosione superficiale e dall’innesco del dissesto idrogeologico, per la prevenzione dell’innesco dei fenomeni di incendio. Il contributo a fondo perduto è concesso fino al 100% della spesa ammissibile, con un limite massimo di 110 mila euro a progetto. Toscana, un bando per siti inquinati e uno per aree degradate. Oltre 6,2 milioni di euro sono destinati alla realizzazione di interventi finalizzati a restituire all’uso civile e produttivo i siti inquinati e a riconvertire le aree industriali abbandonate e/o degradate. Gli enti locali devono presentare domanda entro il 31 ottobre 2011, ma i progetti non possono riguardare gli interventi che rientrano nei siti di interesse nazionale. Le spese ammissibili sono quelle sostenute a partire dal 1° gennaio 2007 riguardanti acquisto dell’area, caratterizzazione, rimozione rifiuti, opere di bonifica e rimozione amianto, messa in sicurezza. I beneficiari del contributo sono tenuti a concludere il progetto, collaudarlo e rendicontare la spesa sostenuta al massimo entro il 30/06/2015. Il contributo sarà concesso nella forma del conto capitale nella misura massima del 100% dell’investimento ammissibile. Sempre entro il 31 ottobre 2011 è disponibile un altro bando riservato al finanziamento di interventi di bonifica siti, con uno stanziamento di 1,5 milioni di euro, che prevede contributi a fondo perduto fino al 100%. Friuli-Venezia Giulia, 5 milioni di euro a disposizione. Scade il 17 ottobre 2011 il bando per gli enti locali che finanzia progetti per il recupero e il risanamento del territorio attraverso interventi di caratterizzazione, di analisi del rischio, di bonifica e ripristino ambientale di siti contaminati di interesse nazionale. Tali progetti devono essere relativi ad aree di proprietà pubblica, dichiarate di pubblica utilità o sottoposte a procedimenti espropriativi finalizzati a provvedimenti di recupero di qualità ambientale. Gli enti locali possono beneficiare di un contributo del 77% della spesa ammissibile fino a un massimo di 3 milioni di euro.


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