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Tagli ai ministeri, stralciate otto norme
Legge di stabilità. Schifani apre la sessione di bilancio a Palazzo Madama

ROMA – Il termine di 120 giorni per le impugnazioni sulle progressioni di carriera nella Pa così come per le domande di risarcimento del danno non patrimoniale derivante da provvedimenti dell’Amministrazione abbandonano subito dalla legge di stabilità. Ieri il presidente del Senato, Renato Schifani, nell’aprire ufficialmente la sessione di bilancio 2011, ha stralciato otto commi del Ddl di stabilità. Commi che, ha sottolineato Schifani, «andranno a costituire autonomi disegni di legge». Il ddl ? secondo il presidente di Palazzo Madama ? è nel suo complesso in linea con le prescrizioni previste per la legge di contabilità e finanza pubblica di divieto di introdurre norme che presentino carattere ordinamentale ovvero organizzatorio, fatta eccezione per le otto disposizioni stralciate. Alla luce del parere formulato dalla commissione Bilancio del Senato, oltre alle disposizioni sulla Pa (commi 48 e 49), saltano altri 6 commi dell’articolo 4 relativi ai tagli di spesa per i ministeri: il comma 32, che autorizza l’adozione di regolamenti in materia di assistenza fiscale; i commi 42 e 43, sui contratti di programma e servizio tra Stato ed Enav; il comma 45 sul comitato di gestione del Territorio; il comma 46 che autorizzava i Monopoli di Stato a chiudere in via transattiva le controversie sulle scommesse ippiche; il comma 92 sull’assunzione di personale presso la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei. Intanto ieri, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel presentare il calendario dell’esercito 2012, ha reso noto che il suo dicastero ha già tagliato spese per 1,2 miliardi a fronte di una riduzione richiesta di 1,4 miliardi.


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