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Il decreto sviluppo fa le prove

Il via libera al decreto legge Sviluppo è stato rimandato a un prossimo Consiglio dei ministri. Intanto però prendono forma i contenuti che potrebbero, alla fine, caratterizzare il provvedimento. Nel pacchetto dovrebbe rientrare l’energia, con lo sconto per il gas auto alle popolazioni che ospitano rigassificatori così come nuove norme sulla successione e vendita degli immobili della Pa. Sul fronte lavoro le registrazioni effettuate sul libro unico potrebbero costituire il prospetto paga, a eccezione del calendario delle presenze. Nel provvedimento dovrebbe anche esserci la possibilità, per le aziende che assumono per gli anni 2012 e 2013, senza esserne tenuti, giovani sotto i 25 anni disoccupati da almeno sei mesi (o sotto i 35 anni disoccupati da almeno 12 mesi) di beneficiare della stessa quota di contribuzione prevista per gli apprendisti. L’agevolazione verrebbe applicata per i primi 36 mesi. Quanto alle professioni, si prevede che il compenso del professionista sia pattuito per iscritto col cliente al conferimento dell’incarico. Dovrebbe essere poi abolito il vincolo a «prendere a riferimento le tariffe professionali». In questa pagina segnaliamo le soluzioni che, in base alle indiscrezioni più attendibili, potrebbero essere adottate. Ogni misura viene messa in relazione con i «Novi impegni per la crescita», proposti da questo giornale.

APPRENDISTATO
Per i contratti di apprendistato iniziati negli anni 2012 e 2013 è azzerata fino alla fine dell’apprendistato la quota di contribuzione a carico del datore di lavoro
GIUDIZIO9
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La misura è in linea con la necessità di ridurre il costo del lavoro e di promuovere incentivi capaci di aumentare l’occupazione

DECRETO 231
La modifica alla disciplina sulla responsabilità amministrativa delle imprese punta ad assegnare al collegio sindacale, al consiglio di sorveglianza e al comitato per il controllo della gestione il compito che il decreto 231 affida all’organismo di vigilanza in assenza di previsioni statutarie specifiche
GIUDIZIO 7
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La misura viene incontro alle richieste di semplificazione e di contenimento dei costi che le imprese, soprattutto quelle piccole e medie, devono sostenere per adeguarsi al decreto 231.

DISMISSIONI
Gli spazi della Pa negli immobili demaniali vanno ridotti del 10% nel 2012 e nel 2013. Gli immobili degli enti previdenziali sopravvissuti alle dismissioni (Scip 1 e 2) verranno ceduti agli attuali inquilini al valore catastale (dalla metà a un terzo di quello di mercato)
GIUDIZIO 4
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Se considerate nell’ambito dell’obiettivo delle privatizzazioni, queste disposizioni sulle case degli enti assomigliano più a una svendita, a prezzi ancor più bassi di quelli, già criticatissimi, delle dismissioni Scip

EDILIZIA
I parcheggi “Tognoli” si potranno vendere separatamente dall’abitazione. Saranno liberalizzate le regole per le locazioni non abitative, previo accordo tra associazioni di proprietari e inquilini. Per il permesso di costruire scatta il silenzio-assenso dopo 90 o 150 giorni, tranne che in presenza di vincoli
GIUDIZIO 7
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Queste disposizioni vanno sulla strada della semplificazione, della liberalizzazione delle procedure, consentendo vendite e trattative il cui blocco era ingiustificato ormai da anni

ENERGIA
Compaiono lo sconto per il gas auto alle popolazioni che ospitano rigassificatori, il silenzio assenso entro due mesi nei permessi locali per le infrastrutture energetiche
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I continui ripensamenti confermano l’assenza dei requisiti strategici chiesti dagli operatori e dal mercato: certezza, chiarezza e stabilità delle norme. Molte delle nuove misure appaiono oltretutto retoriche, riproponendo nei fatti normative già esistenti (le compensazioni locali) e di difficile praticabilità (il silenzio-assenso imposto alle amministrazioni locali si traduce in un dissenso preventivo).

FAMIGLIA
Modifiche al Codice civile sull’istituto del patto di famiglia, il contratto con cui l’imprenditore o il titolare di quote societarie trasferisce i beni ai discendenti; il codice viene riformato anche sul versante della legittima ampliando il potere di disposizione del genitore nei confronti dei figli.


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