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Parte il "Viaggio dell'Eroe", per celebrare il Milite ignoto

Parte il “Viaggio dell’Eroe”, per celebrare il Milite ignoto. Sarà il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad accogliere il 2 novembre al binario 1 della Stazione Termini di Roma il treno speciale che da Aquileia a Roma ripercorrerà il percorso che 90 anni fa portò il corpo del Milite ignoto nella Capitale. L’intera iniziativa, costituita da una mostra itinerante e dal viaggio dello speciale convoglio, prenderà le mosse dal Friuli Venezia Giulia e, attraversando l’Italia, oggi come allora, toccherà 15 città della penisola effettuando le stesse tappe toccate nel 1921, con l’obiettivo di testimoniare il sacrificio e l’eroismo di migliaia di uomini che hanno difeso la patria. La manifestazione è stata presentata alla stazione Termini dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dall’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti e dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

La Russa: un abbraccio collettivo al milite ignoto
«Sono orgoglioso – ha detto La Russa – di questa iniziativa. Non solo per dare questo abbraccio collettivo al Milite Ignoto, ma anche per far conoscere la sua storia dopo anni di oblio. Sono certo che saranno molti gli italiani che vorranno onorare i caduti di tutte le guerre».

Moretti: ricordare gli artefici dell’unità del Paese
«Noi – ha spiegato da parte sua Moretti – ci stiamo impegnando con il comitato per i 150 anni dell’Unità d’Italia e lo riteniamo non un dovere, ma una cosa utile per ricordare coloro che sono stati artefici dell’unità del Paese. Come Ferrovie – ha sottolineato – abbiamo contribuito spesso all’unità nelle sue tappe fondamentali e ripetere quel viaggio oggi è sicuramente importante».

Alemanno: è un’operazione di memoria
È un’operazione di memoria, per il sindaco di Roma, «di solito celebriamo i grandi eroi famosi, ma non possiamo dimenticarci di tante persone conosciute senza le quali non potremmo dirci italiani».

Moretti: mancano risorse pubbliche per il trasporto di pendolari
«All’Italia – ha detto Moretti – non manca nulla perchè siamo all’avanguardia, quello che manca sono le risorse pubbliche per il trasporto dei pendolari. Non possiamo pensare ad un ulteriore riduzione perchè le città scoppierebbero, servono maggiori investimenti nel trasporto pubblico locale come avviene in altri paesi europei».

Dopo il no dell’Europa al ponte di Messina la decisione alle autorità nazionali
Il ponte sullo Stretto di Messina «non credo non vi sarà, ma sicuramente l’Europa non lo finanzierà». Dopo il no dell’Europa la decisione sulla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina spetta solo «alle autorità nazionali». Per Moretti è necessario «rafforzare le infrastrutture nazionali, per dare il senso non solo in termini politici, ma concreti del fatto di essere un unico paese e soprattutto essere un paese che appartiene all’Europa. Europa – ha concluso Moretti – che sta facendo delle infrastrutture a livello sovranazionale che rappresentano le cose più importanti per lo sviluppo delle regioni della nostra nuova Europa».


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