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I comuni dismettono, Romeo compra
L'altro obiettivo è di gestire da privato l'edilizia sociale

Conquistare il ricco mercato del Nord per gestire i patrimoni residenziali comunali in via di dismissione e, magari, gestire la nuova edilizia popolare. Sono questi, secondo le indiscrezioni raccolte da ItaliaOggi, gli obiettivi reconditi del gruppo Romeo, attivo nella gestione del patrimonio residenziale pubblico dei comuni di Napoli e in parte di Roma. Il gruppo attivo nel global service che fa capo all’imprenditore Alfredo Romeo, che vanta tra i clienti anche ministeri, enti pubblici e previdenziali e università, come primo passo per un’ulteriore espansione ha costituito un osservatorio, ribattezzato 1Osservatorio sull’Abitare sociale in Italia». La prima uscita pubblica dell’osservatorio avverrà venerdì prossimo, quando sarà presentata una ricerca sulle potenzialità della gestione privatistica dei patrimoni residenziali comunali. Per la costituzione del centro studi, primo passo per una vera e propria fondazione che punterà a diffondere conoscenza e ricerche sul comparto, Romeo ha coinvolto un economista da tempo addentro alle questioni immobiliari e dalle relazioni bipartisan, ovvero Gualtiero Tamburini, già presidente della prodiana Nomisma (ora è consigliere d’amministrazione dell’istituto di ricerche), attuale presidente di Federimmobiliare, la federazione che aderisce a Confindustria nel quale sono confluite 18 associazioni di settore tra cui Assoimmobiliare. Tamburini coordinerà di fatto il comitato scientifico dell’osservatorio Abitare sociale in Italia di cui faranno parte il sondaggista Renato Mannheimer e Angelo Piazza, avvocato bolognese con studi a Roma e Bologna, già ministro tecnico della Funzione pubblica nel governo D’Alema e successivamente deputato dello Sdi (Socialisti democratici italiani) capitanato da Enrico Boselli. Le mire di Romeo Gestioni, una delle quattro società di cui si compone l’omonimo gruppo oltre a Romeo Immobiliare, Romeo Alberghi e Romeo Legal, si rintracciano nelle premesse dell’iniziativa che sarà illustrata venerdì: «Da un’edilizia indirizzata essenzialmente alle fasce di popolazione indigenti, l’edilizia residenziale pubblica, che rimane pur sempre la spina dorsale dell’abitare sociale», si legge nell’introduzione della ricerca, «si sta sempre più orientando l’intervento pubblico, anche a causa del venir meno dei fondi Gescal, verso l’edilizia privata sociale». Non è un caso che tra gli interlocutori del gruppo Romeo c’è anche la società Cassa depositi e prestiti Investimenti sgr (società di gestione del risparmio) attiva nell’housing sociale con le fondazioni bancarie: infatti venerdì a Napoli, oltre a rappresentanti del ministero delle Infrastrutture (Marcello Arredi) e al presidente e amministratore delegato di Ge.Fi., Antonio Intiglietta, socio fondatore della Compagnia delle Opere, ci sarà Stefano Marchettini, amministratore delegato di Cdp Investimenti sgr.


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