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Ferrara restringe il bilancio del 2012
Oltre 12 milioni in meno sul 2011

Non ha voluto attendere i tempi romani, di norma fine dicembre, sulla pubblicazione delle novità amministrative. Il Comune di Ferrara, per la prima volta, ha deciso di approvare il bilancio di previsione 2012  104 milioni di euro di parte corrente, più 16,5 milioni di investimenti  entro il 31 dicembre 2011, «per trasparenza e correttezza nei confronti della collettività», cui lo ha ufficialmente anticipato ieri, martedì 8 novembre, in una serata pubblica. Lo ha fatto «per serietà istituzionale» nonostante sussistano incognite su voci importanti, come i parametri per stabilire la virtuosità dei Comuni e sull’interpretazione del calcolo della progressività dell’addizionale Irpef, che le amministrazioni possono portare dallo 0,5% allo 0,8 per cento. Il bilancio complessivo 2012 (104 milioni) vale 12,5 milioni in meno al preventivo 2011. Di questi, 10 derivano da minori risorse da parte del Governo (sommando i tagli del Dl 78 del 2010, quelli del Dl 138 del 2011 e riduzioni varie), 2,5 dalla crisi in sé, ossia dai mancati oneri di urbanizzazione come dalla diminuzione delle sponsorizzazioni. «La manovra è pressoché equamente divisa tra riduzione della spesa e aumenti delle entrate», anticipa l’assessore al Bilancio, Luigi Marattin. Senza ritocchi, per ora, alle tariffe. Per quanto riguarda la riduzione della spesa, poco meno di 3 milioni di euro proverranno dal risparmio da interessi sui debiti; 2,7 dalla diminuzione delle spese di personale; 0,7 dai tagli agli assessorati; 0,6 milioni dalla cessione dei contratti di servizio; 0,4 da aumento strutturale di gettito per il recupero dell’evasione Ici. Sul fronte entrate, permane la suddetta incognita Irpef, ammette Marattin, che con salvaguardia del principio di progressività calcola un gettito aggiuntivo di 3,8 milioni di euro. Abbastanza certi sono invece i 2,6 milioni di provenienza Musa rispetto agli 1,3 del 2011 «ma non si tratta di aumenti di multe – chiarisce Marattin – quanto semmai di una sottostima prudenziale operata lo scorso anno». Con l’introduzione della tassa di soggiorno, l’assessore conta di recuperare 800mila euro «con cui finanziare le mostre a Palazzo dei Diamanti». Sempre nel 2012, il Comune intende mettere in vendita la quota di minoranza di Ferrara Tua, la società che gestisce i parcheggi. Ha fatto i conti al cesello Marattin. Gli preme tuttavia sottolineare come anche il bilancio 2012 tenga fede agli obiettivi di riduzione del debito, «sceso dai 167 milioni di euro del 2009 ai 139 attuali»; ai soggetti in emergenza, in particolare famiglie sfrattate cui l’amministrazione garantisce l’erogazione di un contributo mensile fino alla consegna di un nuovo alloggio; all’attrazione verso le nuove imprese. Su questo fronte, da gennaio 2012 la riduzione dell’aliquota Ici dal 7 al 3 per mille già presente per le realtà industriali, artigianali e commerciali che vorranno insediarsi a Ferrara, «è stata estesa – chiude l’assessore Marattin – anche a chi rileverà un fabbricato chiuso per fallimento o acquistato da procedure concorsuali».


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