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Misure anti-crisi, si chiude in 4 giorni
Convergenza bipartisan sul percorso del maxi emendamento - Via libera entro sabato - LE ULTIME NOVITÀ - Riscossione tasse senza interessi per i terremotati dell'Abruzzo, bonus ai gestori strutturale con l'aumento delle accise sulla benzina

Approvazione definitiva della legge di stabilità con il maxiemendamento anti-crisi entro sabato. La nuova impennata dello spread, l’ulteriore crollo dei mercati e l’appello del capo dello Stato a fare presto hanno costretto maggioranza e opposizione a trovare in poche ore un’intesa bipartisan su un una chiusura in tempi rapidissimi della sessione di bilancio in Parlamento. Dopo il pressing mattutino delle opposizioni al Senato, reso pubblico da Anna Finocchiaro (Pd), per una veloce approvazione del maxi-emendamento, la giornata si è snodata attorno a una trattativa lampo tra i due schieramenti. Trattativa culminata con le convocazioni straordinarie delle conferenze dei capigruppo a Palazzo Madama e a Montecitorio che di fatto hanno chiuso l’accordo. Tanto è vero che i presidenti dei due rami del Parlamento, Renato Schifani e Gianfranco Fini, hanno subito annunciato il via libera del Senato entro domani mattina e il disco verde definitivo per sabato della Camera, che ieri ha approvato anche l’assestamento di bilancio. Contemporaneamente maggioranza e opposizioni hanno ritirato quasi tutti gli emendamenti presentati in commissione Bilancio a Palazzo Madama, dove nel pomeriggio sono approdati gli emendamenti del Governo, a cominciare da quello più atteso che traduce in misure operative le priorità “anticrisi” indicate nella lettera di intenti inviata alla Ue. A depositare e illustrare il maxiemendamento è stato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti in persona. Ai tre correttivi del Governo se ne sono aggiunti altrettanti del relatore, Massimo Garavaglia (Lega). Tra le novità dell’ultima ora spiccano il nuovo patto di stabilità interno, proposto dal relatore, e l’abbattimento del debito procapite degli enti locali previsto dal maxiemendamento (si veda pagina 21). Con la modifica al patto viene recepita e ripartito il gettito della Robin tax destinato ad attenuare l’impatto della manovra di ferragosto sui conti dei Comuni. Il Governo per disinnescare la protesta dei benzinai ha anche reso strutturale la deduzione forfettaria Ires per i gestori dei distributori di carburante. Con un altro emendamento, il direttore dell’Agenzia delle Dogane già dal 2012 potrà aumentare l’accisa sui carburanti per garantire i 65 milioni destinati a finanziare la ripresa della riscossione agevolata (sconto del 40% sui tributi dovuti senza sanzioni e interessi) nelle aree terremotate dell’Abruzzo. Prevista, poi, la proroga di tre anni del fondo di credito per i nuovi nati o adottati: le famiglie potranno contare su tassi agevolati fino al 2014. Nel capitolo dismissioni, dove si rilancia la costituzione della società di investimento targata Tesoro (si veda pagina 20), trova posto la vendita dei terreni agricoli con corsia preferenziale per i giovani agricoltori. Nel maxiemendamento confermati gli annunciati capitoli di intervento: pensionamento a 67 anni per tutti i lavoratori dal 2026, liberalizzazioni dei servizi pubblici locali e riforma delle professioni, semplificazioni sul collegio sindacale, decertificazione, misure sul lavoro (esclusi i licenziamenti per motivi economici), accelerazione delle infrastrutture e giustizia civile. Torna la certificazione, almeno sulla carta, dei crediti vantati con le Pa locali. Confermata la mobilità obbligatoria biennale per gli statali in sovrannumero (indennità dell’80% dello stipendio). Il relatore, infine, ha previsto la modifica del riparto delle entrate derivanti dall’asta per le frequenze. Una quota, pari a 750 milioni, andrà a coprire le esigenze di spesa di ministero della Difesa, Interno, Guardia di Finanza, edifici scolastici, difesa del suolo, fondo di garanzia. Ridotti anche i tagli all’editoria: i contributi sono pari a 19,55 milioni di euro nel 2012, di 16,25 milioni nel 2013 e di 12,902 milioni nel 2014.

I principali capitoli del maxi emendamento

PENSIONI E LAVORO
Il maxiemendamento sancisce che a partire dal 2026 si andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni. Arriva la mobilità per il settore del pubblico impiego.
I dipendenti potranno essere posti in disponibilità con una indennità pari all’80% dello stipendio fino a 24 mesi. 10/11/2011 Ad uso esclusivo del destinatario. Non riproducibile 19
Confermato il pacchetto lavoro che include gli sgravi contributivi sui contratti di apprendistato, le agevolazioni per il part time e il telelavoro, gli sgravi Irap sui contratti di produttività.

INFRASTRUTTURE
In arrivo defiscalizzazioni su Irap e Iva per la costruzione di nuove autostrade. Viene previsto il carcere per chi «si introduce abusivamente» o «ostacola l’accesso» alle persone autorizzate nei cantieri della Tav della Torino-Lione (arresto da tre mesi a un anno e ammenda).
Dal primo gennaio 2012, Anas spa trasferisce a Fintecna «tutte le partecipazioni detenute anche in società regionali», al valore netto contabile risultante al momento della cessione. Nuove risorse per i porti.

DISMISSIONI
Dismissione degli immobili pubblici attraverso il conferimento degli stessi a uno o più fondi comuni di investimento immobiliari e a una o più società, le cui quote o azioni saranno poi oggetto di offerta pubblica di vendita. I proventi netti derivanti dalle cessioni delle quote o delle azioni sono destinati alla riduzione del debito pubblico. Il corrispettivo potrà essere versato anche in titoli di Stato. Prevista infine l’alienazione dei terreni agricoli (a trattativa privata se il valore è inferiore a 400mila euro).

SEMPLIFICAZIONI
Estensione delle zone a burocrazia zero a tutto il territorio nazionale. La disciplina si applica fino al 31 dicembre il 2013 in via sperimentale. Tra le altre misure di semplificazione confermate nel maxi-emendamento i divieti a Pa e concessionari di richiedere certificati a cittadini e imprese di cui già si possiedono i dati necessari. Stop anche all’introduzione di nuove procedure amministrative con le leggi di recepimento delle direttive europee.

LIBERALIZZAZIONI
Arriva la liberalizzazione degli ordini professionali con l’eliminazione delle tariffe minime dei professionisti. Via libera alle società tra professionisti.
Si punta anche ad accelerare il processo di liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Se gli enti locali non procederanno alla deregulation, il Governo potrà esercitare un potere sostitutivo. Il testo interviene sulla manovra di agosto che già imponeva a Comuni ed enti locali di procedere all’affidamento con gare dei servizi pubblici.

GIUSTIZIA
Oltre a incentivare l’impiego della posta elettronica certificata e ad aumentare il contributo unificato del 50% nei giudizi di appello del 100% nei giudizi in Cassazione, il maxi-emendamento alla voce giustizia prova a ridurre il contenzioso accumulato. I processi pendenti davanti alla Cassazione o alla Corte d’appello da più di due anni rispetto all’entrata in vigore della legge sviluppo del 2009, potranno proseguire solo su istanza di parte.


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