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Immobili in vendita per far cassa
Regione siciliana. Nella finanziaria si punta a recuperare 750 milio-ni in tre anni dal patrimonio Iacp

Aumenti di canoni, tariffe nelle prestazioni di servizi, biglietti di ingresso nelle aree naturali, imposta di soggiorno, ma anche tagli ai costi della politica: dal limite a gettoni di presenza e indennità, ai voli in classe economica. Previsto anche l’election day per le consultazioni regionali, provinciali, comunali. Sono alcune delle norme contenute nella legge finanziaria della Regione siciliana che è in questi giorni in commissione al l’Ars, insieme al bilancio. Quest’ultimo ammonta per il 2012 a oltre 27,3 miliardi con le entrate correnti (circa 14,2 miliardi) in calo del 2,1% rispetto alle previsioni e le entrate in conto capitale (3,5 miliardi) in crescita del 21 per cento. Spicca nel bilancio la compartecipazione della regione alle spese della sanità che ammonta al 47,8% delle entrate tributarie. I punti fondamentali della Finanziaria regionale riguardano il contenimento della spesa e il reperimento di nuove risorse. Per far questo il governo ha predisposto l’aggiornamento di rendite patrimoniali, canoni e altri proventi del demanio. In particolare, aumenteranno le concessioni per le acque minerali e termali, per l’utilizzo di boschi e beni immobiliari e i canoni marittimi, le tariffe per le funivie e quelle per i servizi resi dalle amministrazioni regionali saranno incrementate del 30 per cento. Porti e aeroporti dovranno pagare un contributo regionale per la tutela e la sostenibilità ambientale. Viene introdotta l’imposta di soggiorno. Per quanto riguarda i costi della politica, le auto di servizio dismesse non saranno sostituite e sono previsti tagli a indennità e numero dei componenti dei vari organi collegiali (che non dovranno avere più di 3 membri). Vengono soppressi l’ufficio del garante dei detenuti, i comitati tecnicoscientifici degli enti parco, i consigli di circoscrizione (tranne a Palermo, Catania e Messina). Riduzioni in vista anche per i compensi di sindaci, presidenti di provincia, consiglieri comunali e provinciali. Previsto anche il parziale blocco del turn over (solo metà del personale che andrà in pensione sarà sostituito) e il rinvio al 2014 dei rinnovi contrattuali del personale. Viene istituito il “Bacino unico del personale”. Verranno soppressi, inoltre, gli enti regionali che hanno una dotazione organica effettiva del personale inferiore a 70 dipendenti e gli enti a rischio fallimento. Riduzioni previste anche per i consorzi di ripopolamento ittico e per quelli di bonifica che diventeranno due. Prevista anche la vendita del patrimonio degli Iacp (si pensa di recuperare in questo modo 750 milioni in tre anni). Sul fronte della norme per la crescita c’è la costituzione di un Fondo di garanzia per interventi in favore di imprese e uno per le grandi imprese in crisi. Previste norme per la ripatrimonializzazione dei Confidi.


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