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Su le tasse, ma incentivi sotto tono

Abolizione dei vitalizi ai consiglieri, aumento delle tasse automobilistiche, dell’Irap e delle addizionali regionali. Ma anche interventi a favore dell’occupazione, della ricerca e dei consorzi fidi. Green economy in primo piano invece per la regione Toscana, che punta sul supporto allo sviluppo sostenibile per il rilancio dell’economia locale. Molte delle regioni, come la Campania, che ha peraltro attuato una politica di rigore dei conti pubblici, non hanno rinunciato a scommettere sul turismo e sulla cultura, sostenendo le iniziative locali per il mantenimento dei beni storici e al loro risanamento. Notevole l’impegno della Lombardia a favore dei servizi sociali. Sono alcuni dei principali contenuti delle finanziarie regionali 2012.

Lombardia. La manovra di Bilancio per il 2012, e per gli anni 20122014, prevede che oltre 17 miliardi andranno al sistema socio sanitario, ma anche la rimodulazione delle addizionali regionali Irpef decise dal governo nella manovra correttiva. Dal prossimo anno l’aliquota rimarrà invariata per i redditi fino a 15 mila euro, mentre aumenterà dello 0,35% per i redditi da 15 mila a 28 mila, dello 0,50% per quelli vanno da 28 mila a 55 mila, dello 0,50% per chi ha un reddito che da 55 mila va a 75 mila e dello 0,50% per chi va oltre i 75 mila. La quota addizionale regionale dell’Irpef, come previsto dalla manovra nazionale, rideterminata l’aliquota base anche per l’anno di imposta del 2011 (in pratica sarà retroattiva). Analizzando le cifre, tra le maggiori voci di spesa compaiono il sostegno per le imprese (74 milioni), per la cultura e l’istruzione, per il turismo (3,6 milioni), per gli oratori (0,7 milioni), per il progetto che ha come obiettivo quello di conciliare famiglia e lavoro (5 milioni). È previsto inoltre il sostegno degli affitti (30 milioni), il piano nazionale casa (55 milioni nel triennio) e l’intervento per le aree Expo (oltre 264 milioni nel triennio). Per il trasporto pubblico locale è stanziato 1 miliardo, cui si devono aggiungere 197 milioni derivanti da risorse vincolate. Sostegno anche all’ambiente e per la valorizzazione del territorio (oltre 80 milioni nel periodo 20122014). Al servizio socio sanitario vanno 17 miliardi e 150 milioni, lo 0,6% in più rispetto allo stanziato nel Bilancio 2011 che chiude sui 23 miliardi.

Lazio, 80 milioni dalla lotta all’evasione. L’abolizione dei vitalizi è la novità più rilevante della manovra della regione Lazio. La finanziaria contempla la cessazione, a partire dalla X legislatura, dell’assegno vitalizio spettante ai consiglieri regionali; l’avvio del percorso legislativo per far sì che lo stesso sia corrisposto a partire dal sessantesimo anno di età e non più dal cinquantacinquesimo; il congelamento immediato dell’adeguamento delle retribuzioni dei consiglieri e degli assessori all’indice Istat per la durata della IX legislatura (sino al 2015), a differenza di quanto l’attuale normativa prevede per i parlamentari, per i quali l’adeguamento all’Istat andrà in vigore dal 2013; l’equiparazione degli assessori esterni ai consiglieri; la possibilità, da parte dei beneficiari, di rinunciare ai vitalizi, entro trenta giorni dall’approvazione di questa proposta, in modo irrevocabile. Sul fronte delle entrate, la regione Lazio conta su maggiori entrate provenienti dalla lotta all’evasione (80 milioni), dall’evasione sui ticket (60 milioni), dall’introduzione di una nuova imposta regionale sulla benzina per autotrazione (40 milioni) e dall’aumento del bollo auto (60 milioni). Rilevante inoltre la voce compresa nel programma di dismissione del patrimonio della regione, valutato in circa un miliardo e mezzo di euro. Con la norma relativa al «social housing» la regione provvede a costituire un fondo immobiliare con la partecipazione del fondo Fai della cassa depositi e prestiti, al fine di creare e stimolare un’offerta abitativa sostenibile attraverso la locazione a medio o lungo termine a canoni agevolati o calmierati e/o al riscatto e in proprietà. La regione intende inoltre dare vita a un tavolo tecnico con gli enti locali per trovare nuove formule di finanziamento dei programmi di edilizia scolastica. La finanziaria ha demandato alla giunta il compito di definire specifiche direttive di coordinamento per le società controllate e partecipate, «proponendo al consiglio regionale l’eventuale fusione, liquidazione e cessione delle stesse».

 


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