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Nasce il Grande fratello agricolo
Silenzio-assenso sulle istanze per gli stagionali. Stesso nulla osta a più datori

Nasce il Grande fratello agricolo. L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura potrà entrare nelle banche dati del Fisco, dell’Inps e del Registro imprese per verificare chi ha diritto agli aiuti e chi no. Di contro, l’Agenzia delle entrate e tutte le amministrazioni del paese potranno accedere ai database del Sistema informativo agricolo nazionale e consultare tutti i fascicoli elettronici aziendali delle imprese agricole. Arriva, poi, il silenzio-assenso ai nulla osta d’ingresso sul territorio nazionale per il lavoro stagionale degli extracomunitari. Il via libera scatterà trascorsi 20 giorni dalla domanda del datore di lavoro. Il permesso che, normalmente dura il tempo della raccolta dichiarato dall’azienda, potrà essere anche prorogato in caso di nuove occasioni di lavoro, fino a un massimo di nove mesi complessivi. Per esempio, l’immigrato assunto per raccogliere i pomodori per tre mesi potrà essere trattenuto al lavoro nella stessa azienda agricola per la vendemmia. Di più: il nulla osta potrà essere concesso anche a più datori di lavoro, che intendano utilizzare lo stesso lavoratore per diversi lavori. In questo caso, il rinnovo del permesso di soggiorno sarà automatico per l’immigrato , fino alla scadenza dei rapporti di lavoro. E il lavoratore non dovrà più tornare nel paese d’origine per il visto. Sono alcune delle novità previste dalla bozza di decreto legge semplificazioni, che secondo il ministro alle politiche agricole, Mario Catania, venerdì prossimo tornerà al vaglio del consiglio dei ministri. Il decreto contiene anche una facilitazione per la diffusione dei mercatini degli agricoltori, norme di favore nello smaltimento dei rifiuti delle aziende agricole e l’istituzione del primo registro elettronico delle imprese della pesca e dei pescatori marittimi. Catania, da parte sua, ha anche aggiunto che «entro 25-30 giorni sarà pronto anche un testo più ampio per un disegno di legge che preveda il rilancio e la tutela del made in Italy, e che conterrà sia un rafforzamento di alcune misure penali sia aspetti più generali» (si veda ItaliaOggi del 21/01/2012).

Il Grande fratello agricolo. L’agenzia per le erogazioni in agricoltura potrà entrare nelle banche dati informatiche di Agenzia delle entrate e Inps per acquisire informazioni sui cittadini e, così, verificare gli aventi diritto agli aiuti e ai contributi Pac. La stessa cosa Agea potrà fare con i database delle camere di commercio. Mentre i dati sulle imprese, contenuti nei fascicoli aziendali elettronici presenti nell’anagrafe delle aziende agricole in seno al Sian (Sistema informativo agricolo nazionale) faranno fede per i rapporti che le stesse imprese intratterranno con le pubbliche amministrazioni. Ai fascicoli elettronici, dunque, potranno accedere tutte le amministrazioni dello stato, mediante protocolli di consultazione ancora da definire. Toccherà poi ai singoli organismi pagatori, Agea in primis, mettere a disposizione degli agricoltori e dei centri di assistenza agricola interessati (Caa) le procedure informatiche e le circolari di istruzione per la corretta presentazione delle domande di aiuto per l’accesso dei produttori ai pagamenti unici disaccoppiati. E per la verifica dei dati necessari alla conferma dei contributi per tutti gli anni a cui l’agricoltore ha diritto.

Vendita diretta. Altra facilitazione a sostegno del primario, contenuta nel decreto semplificazioni, riguarda i cosiddetti farmer’s market. Nella bozza di decreto si legge che «la vendita diretta dei prodotti agricoli in forma itinerante è soggetta a comunicazione al comune del luogo ove ha sede l’azienda di produzione e può essere effettuata a decorrere dalla data di invio della medesima comunicazione». Ciò significa, dunque, che basterà una semplice comunicazione al municipio di riferimento per attivare un mercatino degli agricoltori, in qualunque momento gli agricoltori vogliano. E, rispetto a quanto previsto dalla normativa in vigore (dlgs 228/2001) non sarà più necessario inoltrare la comunicazione per la vendita al sindaco in persona, ne attendere il via libera del comune alla richiesta di posteggio inoltrata.

Stagionali. Come detto, le novità in materia sono due.
La prima novità riguarda la previsione del meccanismo del silenzio-assenso per le domande inoltrate dai datori di lavoro che intendono assumere immigrati stagionali. Il decreto semplificazioni recita testualmente che, qualora lo sportello unico per l’immigrazione, decorsi 20 giorni, non comunichi al datore di lavoro il proprio diniego, la richiesta si intende accolta. Ma per essere accolta, devono ricorrere almeno due condizioni:
– primo: la richiesta del datore di lavoro deve riguardare uno straniero già autorizzato l’anno precedente a prestare lavoro stagionale presso lo stesso datore di lavoro richiedente. Trattasi, dunque, di una sorta di rinnovo del rapporto di lavoro già avviato e non di una prima chiamata;
– secondo: l’anno precedente, il lavoratore stagionale deve essere stato regolarmente assunto dal datore di lavoro e deve aver rispettato le condizioni indicate nel permesso di soggiorno.
La seconda novità introdotta dal decreto semplificazioni in fatto di lavoro stagionale consiste nella proroga di un nulla osta già in essere. La nuova disposizione parla chiaro: «Fermo restando il limite di nove mesi» complessivi, «la durata dell’autorizzazione al lavoro stagionale originariamente concessa», si legge nel decreto, «può essere prorogata e il permesso di soggiorno rinnovato in caso di nuova opportunità di lavoro offerta dallo stesso o da un altro datore di lavoro». Non solo. Sempre il decreto semplificazioni prevede che il nulla osta al lavoro stagionale possa essere concesso anche a più datori di lavoro (oltre al primo che l’ha richiesto), che intendano impiegare lo stesso lavoratore straniero per periodi successivi. Questa autorizzazione a più lavori per lo stesso immigrato (che cumulativamente non potrà superare il massimo di nove mesi previsti dalla legge) verrà rilasciata a ciascuno dei datori di lavoro, a partire dal secondo rapporto attivato, sebbene il lavoratore stesso si trovi ancora in Italia per via del primo rapporto di lavoro. Ovviamente, chiosa il decreto semplificazioni, nel caso di nulla osta cumulativo al lavoro stagionale «il lavoratore è esonerato dall’obbligo di rientro nello stato di provenienza». E «per il rilascio di ulteriore visto da parte dell’autorità consolare», spiega il decreto, il permesso di soggiorno per lavoro stagionale dovrà «essere rinnovato fino alla scadenza del nuovo rapporto».

Pesca. Ultima novità: la nascita del registro elettronico dei pescatori marittimi e delle imprese della pesca. Il dl semplificazioni prevede che sia istituito presso ogni capitaneria di porto. E in esso finiscano le informazioni contenute attualmente nei registri cartacei. Ma il decreto prevede anche che le informazioni contenute nel nuovo registro siano incrociate e incrociabili con quelle presenti nel Registro imprese delle camere di commercio.


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