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Gli acquisti unificati slittano a marzo 2013
Piccoli Comuni. Centrali uniche di committenza

La proroga generalizzata agli obblighi di Unione e associazione per i Comuni fino a 5mila abitanti imbarca al Senato un nuovo capitolo: slitta a fine marzo 2013, grazie a un emendamento approvato ieri in commissione, l’obbligo per i piccoli enti di creare centrali uniche per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture. Il rinvio nasce per evidenti problemi di coordinamento con la cura delle Unioni e associazioni obbligatorie scritta nella manovra estiva, e rinviata di nove mesi dai correttivi al Milleproroghe approvati alla Camera. Il tema è quello sollevato dall’articolo 16 del Dl 138/2011, che imporrebbe agli enti fino a mille abitanti di confluire in Unioni (di almeno 5mila residenti, 3mila in montagna) per gestire tutte le attività, e a quelli fra mille e 5mila di dare vita a gestioni associate (di almeno 10mila abitanti) per le funzioni fondamentali. Dopo il primo passaggio parlamentare del Milleproroghe, la partita è stata spostata al 2013, e gli amministratori locali contano di sfruttare i tempi supplementari per rivedere a fondo tutta la disciplina. In questo quadro, mantenere l’obbligo di centrale unica a partire da marzo avrebbe significato introdurre un vincolo parziale mentre la cornice generale era saltata.


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