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Detrazioni per alleggerire l'Irpef
Gli sconti «non strutturali» andranno anzitutto ai redditi bassi e ai familiari a carico

La riduzione dell’Irpef partirà dall’aumento delle detrazioni e in particolare di quelle per i familiari a carico. Il timing indicato all’articolo 15 del nuovo Dl fiscale in arrivo al Consiglio dei ministri di venerdì prossimo è fissato per il 2014, con la possibilità – non esclusa dallo stesso premier Mario Monti (si veda il servizio qui a fianco) – di poter giocare anche d’anticipo sempre che lo stato dei conti pubblici lo consenta. Il pareggio di bilancio promesso all’Europa e ai mercati resta l’obiettivo prioritario. Non solo.
Dopo la riunione fiume del pre-consiglio di ieri, il decreto legge si potrebbe arricchire anche di tre nuovi capitoli: la golden share da far scattare al primo sospetto di una possibile scalata delle imprese strategiche e che operano nei settori della difesa nazionale (controllate Finmeccanica, si veda il servizio a pagina 2); la riscossione delle quote latte per la quale potrebbe essere prevista la possibilità di poter riottenere la rateizzazione delle multe anche nel caso in cui si è decaduti dalla dilazione del debito; una misura ponte per favorire la presentazione delle liste elettorali per la prossima tornata amministrativa di maggio.
Resta ancora tutto da sciogliere il nodo sull’Imu per il non profit che se, non riuscisse a trovar posto già venerdì prossimo, potrebbe arrivare anche nel corso dell’iter parlamentare di conversione del Dl.
Non solo, dunque, semplificazioni fiscali del rapporto fisco e contribuenti, su cui per i dettagli si rinvia alla pagina a fianco, ma anche l’impegno ufficiale che la pressione fiscale per i cittadini e i lavoratori con redditi più bassi sarà ridotta. Nelle intenzioni dell’Esecutivo c’è la volontà di dar seguito e attuare in toto quanto già previsto dalla manovra d’agosto. A pagare il conto dovranno essere gli evasori: le risorse recuperate nel 2012 e nel 2013, recita la nuova norma in arrivo, dovranno confluire in un fondo ad hoc da cui potranno attingere Palazzo Chigi e l’Economia. Ma il nodo di tutto saranno proprio le risorse disponibili. La manovra d’agosto prevede che le somme recuperate dal contrasto all’evasione da far confluire nel Fondo “taglia Irpef” dovranno essere calcolate «al netto di quelle necessarie al mantenimento del pareggio di bilancio e alla riduzione del debito».
Difficile allora ipotizzare, a meno di mirabolanti risultati anti-evasione, un possibile intervento sulle aliquote Irpef dai costi elevatissimi se si agisce sugli scaglioni più bassi e dagli effetti risibili. Più probabile, e qui sia la norma di agosto che quella del nuove Dl fiscale lo indicano chiaramente, ipotizzare invece un incremento delle detrazioni per i familiari a carico. A partire, ad esempio, dagli 800 euro oggi riconosciuti dal Fisco per il coniuge a carico, o i 900 euro se il figlio ha meno di tre anni o dei circa 690 che spettano sempre per i figli se i redditi dichiarati sono compresi tra i 40 e gli 80mila euro. Oltre questa soglia la detrazione va a morire. Più complesso sarebbe, poi, intervenire sugli scaglioni che nell’ordinamento attuale riducono, al crescere del reddito del contribuente, gli importi della “detrazione teorica”.
Tutte le opzioni sono comunque sul tappeto e si dovranno raccordare con la delega fiscale che il Governo sta mettendo a punto per ridurre il carico fiscale anche sulle imprese, per rendere più equo il prelievo sulla casa e per rivedere l’intero sistema sanzionatorio sia amministrativo che penale. Si devono definire ancora bene tempi e strumenti da adottare.
Il grosso dei proventi per ridurre l’Irpef dovrà garantirlo la lotta all’evasione a partire dalle black list per i furbetti degli scontrini e delle ricevute fiscali, che finiranno al primo posto nella lista dei controlli del Fisco. Ci sono poi le nuove regole sulla deducibilità dei cosiddetti costi da reato e il rilancio, anche se in chiave di semplificazione, della norma che invita i contribuenti a non taroccare gli studi di settore: pena l’innesco di accertamenti a tutto campo come quelli induttivi. Un contributo potrà arrivare anche dai paletti per contrastare la fuga di capitali all’estero o la contraffazione di merci. Il mercato dei giochi e il contrasto a quello illegale potrà fare la sua parte, a partire dal cosiddetto “agente provocatore”, ovvero il verificatore del Fisco che dotato di risorse pubbliche potrà girare per l’Italia e giocare alla caccia, ad esempio, di slot illegali o del mancato rispetto del divieto al gioco per i minori. Il Dl in arrivo, inoltre, prevede la trasformazione in norma primaria del decreto direttoriale con cui a ottobre 2011, sulla base della manovra estiva, i Monopoli hanno istituito la “tassa sulla fortuna” (il prelievo del 6% sulla parte eccedente le vincite superiori a 500 euro per Superenalotto, Gratta e Vinci ecc.), nonché l’aumento progressivo per i prossimi anni del prelievo sulle videolotterie.

Il decreto legge venerdì al Consiglio dei ministri

DETRAZIONI FISCALI
Attenzione alle famiglie
La riduzione delle aliquote fiscali non sarà immediata,
ma qualche beneficio per i contribuenti ci sarà. Le somme recuperate dall’insieme delle misure contro l’evasione andranno a finanziare iniziative di sostegno del reddito per i soggetti appartenenti alle fasce di reddito più basse, in particolare incrementando le detrazioni fiscali per i familiari a carico

GIOCHI
Controlli sulle scommesse
Aumentano gli strumenti a disposizione dell’amministrazione finanziaria per il settore dei giochi. Arriva un fondo da 100mila euro l’anno per le giocate degli ispettori dei Monopoli finalizzate a scovare i giochi illegali e l’evasione nel settore. Aumentano inoltre le richieste di documentazione per chi vuole esercitare un’attività nel settore delle scommesse

SCONTRINI
Black List per chi non li emette
Arriva la lista nera dei contribuenti trovati ripetutamente a non emettere scontrini o ricevute.
La compilerà l’agenzia delle Entrate nell’ambito della propria attività di pianificazione sulla base di segnalazioni non anonime all’Agenzia stessa o alla GdF. I controllori potranno attingere da queste liste i nominativi per nuove verifiche

COSTI DA REATO
La deducibilità si amplia
Gli oneri e le spese riconducibili a fatti, atti, o attività qualificabili come reato saranno sempre deducibili a meno che non siano beni o prestazioni di servizio che vengono utilizzati direttamente per il compimento di atti che sono qualificabili come delitto non colposo. È quanto prevederebbe il decreto semplificazione all’esame del Governo

QUOTE LATTE
Niente recupero
Si fa strada l’ipotesi di consentire all’Agea di non procedere al recupero coatto delle somme dovute dai produttori di latte bovino per la regolarizzazione delle multe nei casi di mancata tempestiva presentazione della richiesta di rateizzazione e in quelli di decadenza dal beneficio della dilazione, nonché in caso di interruzione del pagamento anche di una sola rata

GOLDEN SHARE
Il Governo avrà il veto
Via libera alla possibilità per la Presidenza del Consiglio di dare l’altolà a scalate ostili di società coinvolte nelle forniture al nostro sistema di difesa. Per il momento la norma sembra riguardare solo i casi in cui la scalata arrivi da Paesi esterno all’Unione europea ma l’Economia chiede che si applichi invece anche in caso di acquisizioni provenienti dalla Ue


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