MAGGIOLI EDITORE - La Gazzetta degli Enti Locali


Per le liberalizzazioni una settimana decisiva
Parlamento. Da mercoledì il testo sarà in aula dove è previsto il voto di fiducia

Show down finale con fiducia incorporata al Senato per le liberalizzazioni. Decreto sulle semplificazioni che alla Camera si avvia verso la tagliola degli emendamenti dei partiti al testo di palazzo Chigi. Legge anticorruzione che resta invece nel limbo ancora almeno per una decina di giorni, con tutte le indecisioni del caso da parte del ministro di Grazia e giustizia. Il Governo gioca anche questa settimana un’altra partita a scacchi in Parlamento.
E proprio al Senato, dove da mercoledì sbarca in aula il decreto legge 1/2012 sulle liberalizzazioni, ci sarà la prova decisiva dopo i tentennamenti, l’assedio delle lobby, le voglie di tutela o meno delle categorie e degli interessi da parte dei partiti che sostengono Mario Monti. I lavori a strappi in commissione Industria, in sede referente, si trascinano infatti dietro una scia di polemiche e lasceranno inevitabilmente l’amaro in bocca a tanti. Ma sul testo “possibile” della commissione Industria, se le mediazioni faticosamente cercate reggeranno alla prova del voto, il Governo è pronto a mettere la fiducia: che arriverà a rotta di collo, già in settimana. Per lasciare alla Camera una ventina di giorni (ma assai meno di lavori effettivi) per la ratifica finale del provvedimento entro il 24 marzo, considerando però la possibilità di un ritorno lampo del decreto al Senato prima della sua scadenza, se la Camera non rinuncerà a mettere il suo sigillo (leggi: modifiche) al testo finale.
Ancora un decreto legge, quello sulle semplificazioni (Dl 5, in scadenza il 9 aprile), è tra i primi punti all’ordine del giorno della Camera nelle commissioni Affari costituzionali e Attività produttive, dove c’è la possibilità, come accaduto con le liberalizzazioni, di un assalto di emendamenti, nonostante l’altolà appena arrivato dal Quirinale. Emendamenti che invece non sono previsti in questi giorni da parte del ministro della Giustizia al Ddl anticorruzione: forse arriveranno tra una settimana. E così il provvedimento continua a fare l’anticamera per il voto in aula.


www.lagazzettadeglientilocali.it