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Fondi di riequilibrio Pronti i parametri
Per i Comuni resta l'incognita Imu

Comincia a diradarsi la nebbia sulle risorse a disposizione dei Comuni per i bilanci. Arriva oggi in Conferenza Stato Città il decreto dell’Economia con i parametri per la distribuzione del fondo di riequilibrio, che dovrebbe seguire da vicino i criteri seguiti nel 2011.
Secondo il testo elaborato dai tavoli tecnici di confronto, per calcolare l’entità dell’assegno ogni sindaco dovrà partire dai dati dello scorso anno, limitandosi ad applicare i tagli aggiuntivi: quello già previsto dal Dl 78/2010 (1 miliardo che si somma agli 1,5 già sforbiciati l’anno scorso), e quello da 1,45 miliardi delle ultime manovre. La “base” del fondo si riduce di circa il 19% rispetto al 2011, ma occorrerà tenere conto di altri due fattori: gli 1,6 miliardi di Irpef sugli immobili tenuti a disposizione, che vengono a mancare perché con l’Imu l’Irpef non si paga più, e gli 1,63 miliardi aggiuntivi che secondo la Ragioneria arriveranno ai Comuni grazie al passaggio dall’Ici all’Imu, e che vengono preventivamente scorciati dal fondo (salvo poi verifica a conguaglio).
È la componente legata all’Imu a sollevare le incognite maggiori, perché il “Salva-Italia” prevede un meccanismo modulare che in ogni Comune riduce le risorse del fondo all’aumentare del gettito aggiuntivo prodotto dalla nuova imposta rispetto all’Ici (articolo 13, comma 17 del Dl 201/2011). Il lavoro tecnico sul decreto, però, ha provato a mettere dei punti fermi, a partire dal fatto che il dato Ici assunto come termine di paragone sarà il più possibile fedele a quello registrato nei consuntivi 2010, corretto da eventuali errori o informazioni “fuori linea”.
Il problema è rappresentato dalle stime a livello centrale sul gettito Imu, troppo generose secondo gli amministratori locali. La trattativa è intervenuta anche su questo punto, prevedendo una doppia verifica: a luglio, dopo il versamento della seconda rata del fondo, e a novembre, per intervenire a consuntivo su eventuali disallineamenti.
La prima rata sarà versata anche quest’anno entro marzo, e garantirà una somma pari almeno al 70% di quella ricevuta nel marzo 2011.


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