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Per multe e bolli pagamenti sul web
Semplificazioni. Restano 540 emendamenti
STRANIERI/Dal ministro Cancellieri una correzione per allungare da sei mesi a un anno il permesso di soggiorno per chi perde il lavoro

ROMA – L’esame del ddl Semplificazioni procede a tappe forzate. L’Aula della Camera dovrà esaminarlo dal 5 marzo in poi e per allora le commissioni riunite Affari Costituzionali e Attività Produttive dovranno aver concluso l’esame degli emendamenti. È vero che delle 1.316 proposte di modifica presentate dalle varie forze politiche ne sono rimaste «appena» 540 grazie alla tagliola dell’inammissibilità che è scattata dopo la lettera di Napolitano ai presidenti delle Camere e al premier nella quale si invita a far votare solo gli emendamenti pertinenti con la materia del decreto. Ma di lavoro da fare ce n’è ancora molto. Sino ad ora, tra le misure che hanno ottenuto il via libera dalle commissioni riunite, ce ne sono alcune destinate a far discutere. I permessi di parcheggio per gli invalidi varranno anche fuori dal comune di residenza. Si dice basta al «turismo elettorale»: in caso di cambio di residenza le variazioni alle liste elettorali non potranno avvenire oltre 15 giorni prima del voto. Arriva la marca da bollo «on-line» e anche le multe potranno essere pagate via web. Mentre la licenza di caccia e quella per il tiro a segno torneranno ad avere una durata di sei anni anziché di uno: «È stato corretto un errore del governo – ha spiegato il relatore del Pdl, Stefano Saglia – poiché è inutile appesantire gli obblighi dell’attività venatoria che sono già particolarmente onerosi». In più c’è una norma, anticipata dal ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, che prolunga da 6 mesi a un anno la durata del permesso di soggiorno per lo straniero che perde il lavoro. L’obiettivo, spiega il ministro, «è quello di razionalizzare e semplificare le procedure previste dalla legge per il rilascio del permesso di soggiorno allungando i tempi, di conseguenza, anche per i ricongiungimenti familiari. Ciò, ha assicurato, «comporterà sensibili riduzioni degli adempimenti a carico delle questure e conseguentemente un risparmio di risorse organizzative e finanziarie per l’amministrazione». Bocciato l’emendamento presentato da Giuliano Cazzola (Pdl) che puntava al ritorno della gratuità per le ricongiunzioni previdenziali mentre una seconda proposta di modifica sulle casse privatizzate, per le quali si chiede di includere i rendimenti dei patrimoni immobiliari e mobiliari nel calcolo della sostenibilità cinquantennale dei bilanci, verrà riesaminato oggi. Sui tempi di esame, dichiara uno dei relatori, Oriano Giovanelli (Pd), «puntiamo a dare il mandato ai relatori domani (oggi, ndr) nel primo pomeriggio, in vista dell’esame che partirà in Aula lunedì prossimo». Il Fli, invece, protesta per la dichiarazione di inammissibilità di una proposta di modifica che mirava a contrastare il fenomeno delle «dimissioni in bianco». E questo, spiega la finiana Flavia Perina, «malgrado il suo oggetto fosse attinente a quello di norme comprese nel provvedimento a tutela del diritto alla maternità delle lavoratrici». Ieri sera i deputati hanno concluso l’esame degli emendamenti all’articolo 16 del testo, i lavori riprenderanno questa mattina alle dieci.


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