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La ricerca punta sulle «idee verdi»
I 52 progetti finanziati dal Governo per l'innovazione sostenibile

Non sono più solo frontiere di un orizzonte lontano gli impianti eolici per condomini o le auto diesel alimentate a olio vegetale così come le infrastrutture per la ricarica dell’auto elettrica in città. Hanno infatti trovato un finanziamento 52 dei progetti per l’innovazione e la ricerca nell’ambiente e nell’uso efficiente delle risorse – in tutto erano quasi 300 – che hanno partecipato al bando ministeriale pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n.299 di fine 2008. Il bando inizialmente prevedeva un finanziamento di 10 milioni di euro ma per l’elevato numero e la qualità delle domande è stato rifinanziato con altri 16,9 milioni, facendo arrivare il totale a 26,9 milioni di euro. Delle domande ammesse 24 (il 46,2%) sono nella produzione da fonti rinnovabili; 18 (34,6%) nell’efficienza energetica; 7 (13,5%) nell’idrogeno e 3 (5,8%) nella mobilità sostenibile.
I 52 progetti hanno generato un investimento di oltre 60 milioni di euro, dunque più del doppio rispetto al finanziamento pubblico. Ieri al Politecnico di Milano alla presenza del ministro dell’Ambiente Corrado Clini ne sono stati illustrati alcuni tra i più rappresentativi.
Ad aprire la presentazione è stato Relab – Renewable heating and cooling Labs – laboratorio di ricerca pubblico, cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e promosso dalla Regione Lombardia, in accordo con il dipartimento di energia del Politecnico di Milano. L’investimento è di oltre 5 milioni di euro: 4,2 milioni dal Ministero dell’Ambiente e 800mila dal Politecnico. Il laboratorio oltre alle attività di ricerca svolgerà prove per la certificazione e valutazione delle prestazioni energetiche dei sistemi di riscaldamento e refrigerazione per usi civili. Secondo le previsioni del responsabile del progetto, Mario Motta, il centro sarà completato entro gennaio 2013 e ospiterà dieci tra nuovi ricercatori a tempo determinato, assegnisti di ricerca e candidati al titolo di dottorato sotto il coordinamento dei docenti del dipartimento di energia del Politecnico. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio presso la sede di Bovisa del Politecnico e durerà 36 mesi.
Tra le tante idee che possono essere il veicolo per far crescere l’Italia, «come quando si riesce a trasformare la genialità e la ricerca in iniziative industriali», interpreta Clini, ieri sono stati presentati, tra l’altro, Prime (Progetto di ricarica intelligente per la mobilità elettrica) di Enel, in collaborazione con Mercedes, che ha realizzato e sperimentato a Milano, Pisa e Roma un’infrastruttura di ricarica innovativa per consentire alle auto elettriche di elevare i livelli di autonomia. O Dyecells di Erg Renew spa che con Permasteelisa e Dyesol ha realizzato un prototipo di pannello fotovoltaico integrato in vetri da costruzione per facciate di edifici. Il Cold energy guidato dalla Angelantoni è un progetto per il risparmio energetico nella catena del freddo. Metisol del centro ricerche Fiat ha invece studiato e realizzato un impianto di produzione di idrogeno e miscele metano-idrogeno (idrometano), alimentato da energia solare, da usare come combustibile per automezzi. Sahara dell’Università di Napoli Federico II ha sperimentato l’accoppiamento di un collettore termico di nuova concezione e di un gruppo frigorifero ad assorbimento in grado di funzionare in inverno, come pompa di calore. E poi ancora i biocombustibili da legno della Chemtex o il recupero energetico dell’olio esausto coordinato da Recoil di AzzeroCO2. Per il ministro dell’Ambiente Corrado Clini questo è un esempio emblematico di «iniziative con cui il Paese può sviluppare la crescita economica attraverso risorse e competenze italiane». Con il sostegno dell’Ambiente e con programmi assieme ad altri ministeri, conclude Clini «il governo vuole valorizzare le capacità di innovazione, brevettazione e creazione di spin-off dalle università verso le imprese».


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