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Per il fondo di riequilibrio sblocco tra poche settimane
Enti locali. Sarà confermata dai decreti in arrivo anche la distribuzione avvenuta l'anno scorso

Saranno sbloccate tra la fine di maggio e la prima settimana di giugno le risorse del fondo sperimentale di riequilibrio per Comuni e Province. Ai sindaci sarà indirizzata una tranche intorno ai 2,7 miliardi di euro, mentre ai presidenti arriveranno le prime risorse 2012. Ma le novità non si fermano qui: tra qualche settimana anche 900 milioni di residui perenti, vale a dire i vecchi trasferimenti che negli anni di finanza locale più florida non erano stati prelevati dai Comuni medio-grandi e dalle Province (il versamento scattava solo quando la cassa andava sotto ai livelli di guardia) e che erano finiti in economia in base ai meccanismi di finanza pubblica.
I decreti in arrivo, tra l’altro, confermeranno (al netto dei tagli imposti dalle manovre) la distribuzione del fondo avvenuta l’anno scorso, che per evitare problemi a una finanza locale già ricca di novità ha aderito nel modo più possibile fedele alla geografia dei trasferimenti “pre-federalisti”. «Non si tratta di un ancoraggio alla spesa storica – ha spiegato Giancarlo Verde, direttore centrale del dipartimento Finanza locale al ministero dell’Interno, intervenuto ieri a Frascati (Roma) nella prima giornata del convegno nazionale Ifel su federalismo e conti locali – anche perché rispetto al momento del loro precedente riassetto i fondi erariali si sono ridotti di quasi sei volte». Non tutti, però, potranno beneficiare del flusso di risorse. In quasi 300 enti, infatti, i tagli operati con i Dl 78/2011 e 138/2011 e i meccanismi compensativi per il maggior gettito Ici hanno di fatto prosciugato tutti i trasferimenti precedenti: secondo i calcoli del Viminale, 205 Comuni sono addirittura sotto zero, e saranno di conseguenza chiamati a riversare pagamenti all’Erario, mentre in altri 90 la “spettanza” si riduce a poche migliaia di euro, trasformandosi nei fatti in una complicazione burocratica più che in un aiuto. La notizia è buona per i Comuni ma le critiche continuano: mentre il report dell’Ifel dimostra che nel periodo 2007-2011 il contributo dei sindaci al consolidato pubblico è stato doppio rispetto alle richieste delle manovre (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), torna nel mirino il sistema di compensazioni fra extragettito Imu (incerto) e tagli (sicuri): «Il meccanismo è in sé punitivo per chi ha governato meglio – spiega Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno e delegato Anci alla finanza locale –: i tagli nascono dal confronto fra il gettito stimato dell’Imu e quello effettivo del l’Ici, così chi ha tenuto le aliquote Ici più basse subisce una stretta più dura».

I numeri

2,7 miliardi – Gli ex trasferimenti
È l’entità della tranche di fondo sperimentale di riequilibrio che sarà sbloccata nelle prossime due settimane

295 – A secco
Sono i Comuni in cui l’effetto combinato di tagli della manovra e compensazioni Imu ha azzerato il fondo

90 – Vantaggi minimi
A 90 municipi spettano poche migliaia di euro, che nei fatti sono solo una complicazione


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