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Nuova vita al castello
Accordo di valorizzazione tra Demanio-Mibac e comune

È il federalismo demaniale, bellezza! Dopo la caserma Cavalli di Torino, l’Agenzia del demanio diretta da Stefano Scalera, ha avviato in Piemonte la seconda operazione di valorizzazione dei beni pubblici di grande pregio storico-artistico con l’obiettivo di stimolare la crescita del territorio.
A passare di mano dallo stato al comune, senza oneri, entro fine anno, sarà il Castello inferiore dei marchesi di Saluzzo, l’ex maniero Castiglia, in provincia di Cuneo. E per l’antico maniero, che oggi ospita l’Archivio storico della città e spazi espositivi per l’arte moderna, è già pronto il progetto di valorizzazione. Prevede la creazione di due nuovi musei storici in tema, a corollario del principale. Verranno creati il museo della civiltà cortese, che rievocherà la corte del marchesato, e il museo della memoria carceraria a testimonianza della seconda vita del castello che a partire dal 1825 fu utilizzato come prigione. Inoltre, il progetto di valorizzazione prevede anche il recupero e restauro del cortile «ora d’aria» e dell’ex cappella. Infine, il nuovo complesso museale verrà inserito nel network dei beni culturali del territorio secondo un’operazione da realizzare in partnership con gli altri comuni dell’area. L’accordo a tre per la valorizzazione della Castiglia, è stato firmato ieri dall’Agenzia del demanio, ministero per i beni e le attività culturali, direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte, e dal comune di Saluzzo, secondo quanto previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.


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