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Capri «sostituisce» i tagli statali
Con l'addizionale. La variante del contributo sullo sbarco

Arrivare a Capri costa ancora di più. Dal 1° luglio sul biglietto di traghetto e aliscafo è caricato 1,50 euro di tassa di sbarco, per un totale da 14,20 a 20,30 euro dal porto di Napoli. Gli esenti (vedi apertura) sono pari al 10-15% di chi sbarca ogni giorno.
Nella prima domenica, con 7.500 arrivi, sono stati raccolti 10mila euro. «Con 1,8 milioni di passeggeri paganti, in 12 mesi stimiamo un incasso di circa 2,6 milioni di euro, che saranno distribuiti tra Comune di Capri (66%) e di Anacapri (34%) e interamente destinati a servizi turistici e tutela dei beni culturali – dice il vicesindaco di Capri Marino Lembo -. In particolare, abbiamo presentato alla Soprintendenza una proposta per la gestione della Certosa di San Giacomo e di Villa Jovis, oggi aperta solo dalle ore 11 alle 15 (orario proibitivo nei mesi caldi per arrivare lassù) per assenza di personale».
Fino al 1° luglio, i turisti dell’Isola azzurra pagavano 5 euro al giorno per alloggiare in alberghi 5 stelle, 4 euro nei 4 stelle, 3 euro nei 3 stelle, 2 euro nelle altre categorie alberghiere. «Abbiamo approvato la tassa di sbarco perché più equa rispetto a quella di soggiorno, che colpiva solo chi alloggiava in albergo», commenta Lembo.
Tassa necessaria? «In un anno e mezzo abbiamo avuto 1,5 milioni di euro in meno di trasferimenti dallo Stato. Ma non possiamo permetterci di rinunciare a servizi di manutenzione, come la pulizia delle strade tre volte al giorno».


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