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I primi provvedimenti. Le decisioni della Regione Emilia Romagna riguardano le 45mila famiglie con l'abitazione inagibile

Contributo a fondo perduto pari all’80% dei costi per riparare i danni subìti dalla casa e misure tampone per assicurare subito un alloggio agli sfollati: un aiuto da 100 a 300 euro al mese a persona (fino a un massimo di 800 euro a famiglia), per chi si organizzerà con una sistemazione autonoma in attesa dell’agibilità; altrimenti l’offerta di un appartamento in affitto (con canone pagato) o di moduli temporanei che saranno presto costruiti. Sono i principali punti del “Piano casa”, messo a punto dalla Regione Emilia-Romagna a sostegno delle circa 45mila persone che si stima abbiano oggi la casa inagibile. Il piano, presentato ieri da Vasco Errani a pochi minuti dalla conclusione dell’incontro con i sindaci dei comuni terremotati, sarà approvato e messo in atto, attraverso una serie di ordinanze, già la prossima settimana.
Appare finalmente più disteso il presidente della Regione, mentre parla di «un grande passo avanti per passare dall’emergenza alla fase transitoria e da qui alla ricostruzione», garantendo fin da ora a tutti gli emiliani terremotati un tetto sopra la testa prima dell’inverno. «Innanzitutto – spiega – il contributo statale per chi ha subìto danni alla casa sarà nell’ordine dell’80%, quale contributo per il ripristino, la riparazione o ricostruzione. Il cittadino otterrà l’apertura di un conto equivalente, a costo zero, al valore riconosciuto e la banca paga lo stato di avanzamento lavori all’impresa esecutrice. I contributi statali saranno erogati ratealmente, ma, i cittadini avranno il denaro pagato dalla banca, a prescindere».
Ricostruire una casa, o anche risistemarla se danneggiata, richiede tempo, per questo la Regione ha previsto una serie di iniziative tampone che svuotino progressivamente le tendopoli. Sette i punti principali del “Piano casa di transizione”: dall’avvio di un nuovo Cas (contributo di autonoma sistemazione) con aiuti che vanno da 100 a 300 euro per componente di ogni nucleo familiare (con priorità a minori e disabili), al censimento degli alloggi sfitti che spetta ai singoli Comuni che procederanno poi alle assegnazioni ai cittadini che hanno subìto i danni più gravi e secondo precise linee guida di prossima divulgazione. Nel piano rientrano anche le iniziative per favorire il rimpatrio temporaneo degli immigrati (il cui permesso di soggiorno, se in scadenza entro dicembre, sarà rinnovato automaticamente di altri 12 mesi) e i moduli abitativi che verranno allestiti a seconda delle necessità e comunque seguendo un piano regolatore (il fantasma della new town a L’Aquila è un monito per l’Emilia), eccezion fatta per gli agricoltori che potranno sistemarlo all’interno del proprio terreno.
E sempre oggi l’amministrazione regionale ha approvato il “prezzario regionale” che sarà il punto di riferimento per perizie e preventivi, lavori e appalti in edilizia.

LE CIFRE

80%
Incentivo
La Regione Emilia Romagna ha deciso un contributo a fondo perduto pari all’80% dei costi per riparare i danni subìti dalle 45mila famiglie con casa dichiarata inagibile

300 euro
Bonus agli “autonomi”
È previsto un aiuto da 100 a 300 euro al mese a persona (fino a un massimo di 800 euro a famiglia), per chi si organizzerà con una sistemazione autonoma in attesa dell’agibilità della casa


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